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pd conferenza stampa primarie 2023
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Schlein o Bonaccini? Anche il Pd astigiano è pronto ad aprire i seggi delle Primarie

Domenica, dalle 8 alle 20, si potrà partecipare alle elezioni per scegliere il nuovo segretario nazionale

Anche il Partito Democratico di Asti è al lavoro per organizzare le Primarie che si svolgeranno domenica 26 febbraio, dalle 8 alle 20, nei seggi dislocati sia nel capoluogo sia nei principali comuni del territorio. Il Pd chiamerà alle urne tutti coloro che intendono partecipare al processo di rinnovamento degli organi dirigenti e dello stesso partito uscito sconfitto dalle elezioni politiche di settembre.

Potranno votare i cittadini italiani in possesso di un documento che ne attesti l’identità e la residenza, in modo che sia chiara l’appartenenza al territorio di competenza del seggio. Possono votare anche i cittadini stranieri residenti in Italia, i minori dai 16 anni in su, i lavoratori e gli studenti fuori sede. Queste categorie devono pre-registrarsi sulla piattaforma dedicata inserendo la documentazione richiesta e selezionando il gazebo della zona in cui vive.

Dove si voterà

Ad Asti i seggi saranno aperti nella sede del partito in corso Casale 162, al Circolo Nosenzo di via Corridoni, nella sede della Cgil di piazza Marconi e nella sede della Banca del Dono di piazza Roma. In provincia i seggi delle Primarie saranno allestiti nella sede del Pd a Canelli (via Massimo d’Azeglio), al teatro comunale di Costigliole (via Roma sotto i portici del municipio), nella sede del partito a Nizza (via Gioberti), nel municipio di Castelnuovo Don Bosco, nel municipio di Portacomaro, nei locali dell’ex biblioteca di San Damiano (via Roma angolo piazza Libertà) e a Palazzo Richetta di Villanova.

L’invito a votare arriva dal segretario provinciale Riccardo Fassone e dal coordinatore cittadino Mario Mortara, entrambi dimissionari, insieme ai rappresentanti della mozione Bonaccini, Andrea Gamba, e della mozione Schlein, Marco Perello. Presente con loro in conferenza stampa anche il consigliere comunale del Pd Luciano Sardo Sutera.

A contendersi il ruolo di segretario nazionale del Partito Democratico sono il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’onorevole Elly Schlein, quest’ultima giunta ad Asti due settimane fa per un incontro con tesserati e simpatizzanti.

«A livello nazionale Bonaccini ha ottenuto il 52,87 e Schlein il 34,88% – ricorda Mario Mortara – Ad Asti, invece, Bonaccini il 26,47% e Schlein 58,82%».

L’appello delle due mozioni

«Ho aderito alla mozione Bonaccini riconoscendo in lui la concretezza che è mancata negli ultimi tempi al Partito Democratico – commenta Andrea Gamba, sindaco di San Marino Alfieri e consiliare provinciale – Ricordo i quattro titoli che sono il cuore della proposta di Bonaccini: sanità pubblica, istruzione pubblica, lavoro e ambiente. La portata del Tanaro oggi è del 70% inferiore di quella registrata un anno fa, il bacino del Po ha una portata inferiore del 40%. Bastano questi dati per capire l’urgenza di intervenire e fare qualcosa. Sulla sanità pubblica io non sono molto affezionato agli indicatori, però quelli che abbiamo sul territorio astigiano rispetto alle liste d’attesa, alle prestazioni, al sotto organico sono evidenti: il tema è prendere i soldi e spenderli dove c’è bisogno, oggi invece la scelta fatta è un’altra, portare la spesa sanitaria sotto il 7% del Pil».

A promuovere la candidatura di Schlein ci pensa Marco Perello, dipendente e sindacalista in Comdata e fondatore delle Sardine di Asti. «Le Sardine, in massima parte, hanno appoggiato la spinta al rinnovamento simboleggiata da Elly Schlein – spiega – Elly Schlein ha causato un ritorno alla politica attiva nella vita di tante persone. Se non vincesse come segretario del Pd, la sinistra muore. Detta così è forte, ma credo che l’unica forza politica che crede nella democrazia partecipativa sia il Pd che è un bene comune di tutta la sinistra. In questa fase ha l’occasione di rinnovarsi profondamente, però il giorno dopo, chiunque vinca, ci sarà un gruppo dirigente che avrà la possibilità di lavorare assieme, sempre per il bene della sinistra. Penso che con Elly Schlein abbiamo la possibilità di rinnovare la sinistra e il Pd e per questo ringrazio anche gli amici di Articolo Uno che stanno appoggiando la nostra mozione».

Nell’Astigiano gli iscritti al Partito Democratico sono 170, «più o meno gli stessi numeri del 2021» precisa Mortara. I vertici del Pd astigiano puntano a un’affluenza tra 1.000 e 1.500 votanti mentre a livello nazionale si aspetta una partecipazione di circa 1 milione di persone.

Intanto Mortara, al termine della conferenza stampa sulle Primarie di domenica, ha riacceso una questione “calda” che è stata oggetto della campagna elettorale per le comunali: l’ex ospedale di Asti e i progetti annunciati dal vicepresidente della Regione Fabio Carosso prima del voto astigiano.

«È quasi passato un anno e non è stato detto nulla su questi fantomatici progetti – commenta Mortara – Questo perché si è trattato di una balla elettorale, una bugia che merita di essere ricordata in quanto è tipico di certe forze politiche vivere annunciando progetti che, allo stato dei fatti, non esistono. Queste balle dovrebbero essere smascherate»

Maggiori informazioni sulle Primarie sono disponibili sul sito del Partito Democratico.

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