Sono circa 60 gli studenti del corso di laurea in Scienze motorie – iscritti ad Asti, Cuneo e Torino – che questo fine settimana cominceranno la Winter School “Joy of moving”.
Si tratta di un percorso di formazione volto, appunto, alla scoperta del metodo “Joy of moving”. Un metodo educativo innovativo, validato scientificamente, che nasce dal gioco, in grado di favorire non solo lo sviluppo motorio, ma anche quello cognitivo, emozionale e relazionale dei bambini.
Dopo l’incontro introduttivo di ieri (giovedì), svoltosi al Polo universitario astigiano, il percorso comprende quattro giornate di formazione distribuite tra le aule universitarie e il Village Joy of Moving di Alba (progetto di responsabilità sociale del Gruppo Ferrero) in programma domani e domenica 26 gennaio, e ancora il 15 marzo ad Asti e il 16 marzo ad Alba.
Grazie al corso, quindi i ragazzi possono ottenere crediti utili al loro curriculum accademico ma, soprattutto, approfondire le competenze professionali spendibili soprattutto nel contesto scolastico.
A presentare le sesta edizione della Winter school il professor Giovanni Musella, coordinatore del corso di Scienze motorie presso il polo universitario astigiano, con due esperti del team del metodo, Diego Latora ed Edoardo Fogli, alla presenza dell’assessore comunale all’Istruzione Loretta Bologna, del sindaco Maurizio Rasero e di Federico Rasero, referente di Educazione fisica dell’Ufficio scolastico provinciale. «E’ un progetto importante – ha evidenziato Federico Rasero – perché si concentra su una fascia di età poco considerata a livello motorio».
Il progetto
La proposta consente infatti di acquisire competenze nell’attività motoria rivolta a bambini tra i 4 e gli 11 anni, spendibili nel mondo della scuola e dello sport, e di implementarle creando continuità tra i diversi contesti di apprendimento, dal movimento-gioco all’attività in palestra.
Validato scientificamente dall’Università di Roma Foro Italico e promosso in ambito scolastico nazionale e sportivo, il metodo “Joy of moving” ha come responsabile scientifico la professoressa Caterina Pesce, che ha condotto la ricerca tra il 2012 e il 2015. Centrato sull’educazione globale della persona, sviluppa in modo interconnesso i domini fisico-motorio, cognitivo e socio-emozionale attraverso la variabilità della pratica.
I commenti
«Questa opportunità – ha sottolineato il prof. Musella – è sempre stata tenuta in considerazione dai nostri studenti, in quanto va ad arricchire fortemente la loro professionalità». D’accordo Diego Latora: «Coordino i programmi di formazione incentrati sul progetto che rappresentano il cuore di questo corso, in grado di offrire numerose opportunità professionali».
A sottolineare le potenzialità del metodo è stato Edoardo Fogli. «”Joy of moving” – ha evidenziato – si basa sul gioco di movimento, in grado di sviluppare diversi aspetti della personalità di un bambino, non solo a livello fisico, ma anche cognitivo e socio-relazionale. Insomma, è una palestra di vita che funziona anche da “ponte” con le altre materie scolastiche e con la vita quotidiana».
Ad intervenire anche Simone Viberti, entrato recentemente nello staff di “Joy of moving”, che ha raccontato la sua esperienza. «Ho conseguito la laurea magistrale in Scienze motorie a Torino l’anno scorso – ha ricordato – e posso dire che questo percorso di formazione, seguito nel 2022, mi ha aperto diverse porte. Dopo la Winter school, infatti, ho cominciato a lavorare al Village di Alba, cui ho aggiunto una esperienza al campo estivo “Joy of moving” in Lussemburgo, e, ora, questo percorso di ricerca e formazione con i colleghi».