Il Comune punta a ricostruirla da zero
Se l’esito del bando ministeriale, al quale i Comuni partecipano tramite la Regione, dovesse andare a buon fine, Asti otterrà un maxi finanziamento per demolire e ricostruire da zero la scuola media Jona di via Sardegna.
E’ scaduto ieri pomeriggio, lunedì, il bando triennale che eroga contributi specifici all’edilizia scolastica e l’amministrazione Rasero ha deciso di partecipare con 30 progetti che interessano varie scuole. Quello sul plesso scolastico della Jona, all’Istituto Comprensivo 1, è però il più importante dal punto di vista della soluzione con un investimento complessivo da 10.508.125 euro. Dopo i dovuti accertamenti sulla struttura è stata infatti presa una decisione radicale dal momento che eventuali lavori di ristrutturazione straordinaria porterebbero “al massimo a un incremento della performance strutturale del 40% a fronte – si legge nel progetto definitivo – di notevoli costi di realizzazione e pertanto l’intervento risulterebbe antieconomico in funzione del miglioramento stimato ottenibile”.
I rilievi dei tecnici
Infatti, come riportato dalla delibera di Giunta 289 del 5 giugno, dalle verifiche tecniche effettuate sull’edificio “sono emerse significative carenze strutturali in ambito sismico” e “la demolizione e la costruzione di un nuovo edificio è apparsa da subito la più idonea al caso”. Non ci sono problemi di staticità, ma la scuola, come moltissime altri plessi sparsi in tutta Italia, è stata costruita alla fine degli anni ‘70 e in parte ampliata negli anni ‘80 quando i parametri di riferimento per la sicurezza degli edifici erano molto diversi da quelli attuali e quindi, oggi, quel tipo di edificio non sarebbe più edificabile. Ad occuparsi dell’iter progettuale, come nel caso degli altri plessi scolastici, sono stati l’assessore Stefania Morra, il dirigente dei Lavori Pubblici, l’ing. Paolo Toscano, l’architetto Cristina Cirio responsabile del settore edilizia scolastica e l’ing. Fabrizio Betta della Tecse Engineering di Torino. Il progetto di abbattimento e ricostruzione della Jona è già definitivo, ma bisognerà aspettare settembre per l’esito del bando che, se favorevole, farà scattare la fase di progettazione esecutiva e di gara per l’appalto dei lavori. Nella migliore delle ipotesi il cantiere si aprirà nell’autunno del 2019 garantendo, quindi, l’operatività della scuola anche per tutto il prossimo anno scolastico.
Il futuro della Buonarroti
Se per la Jona il Comune progetta in grande, per la scuola primaria Buonarroti già sono stati trovati i finanziamenti per i lavori di efficientamento energetico previsti dal Protocollo Kyoto. In questo caso si tratta di un mutuo del Comune, a tasso agevolato, che permetterà alla scuola di essere ottimizzata dal punto di vista energetico. Indicativamente sarà un cantiere simile a quello già in corso d’opera alla scuola Baussano; quest’ultimo chiuderà il 3 agosto così da rendere fruibile l’edificio per l’inizio del nuovo anno scolastico. Anche per la scuola Buonarroti il Comune ha presentato un progetto “extra Kyoto” nel bando regionale e ministeriale e, se dovesse vincerlo, finanzierebbe i lavori energetici e altri interventi senza accendere mutui.
Gli altri interventi
Nel frattempo gli uffici sono impegnati nel progetto per il rifacimento della mensa alla scuola dell’infanzia De Benedetti al quale si aggiunge quello per l’efficientamento energetico, in questo caso in cerca di un finanziamento con il bando regionale, del valore di 800.000 euro. Alla scuola Cagni si punta, invece, tramite il bando triennale, a realizzare il nuovo sistema antincendio per un costo di 50.000 euro. «E’ stato fatto un lavoro immane dagli uffici, – commenta l’assessore Morra – ma è molto importante perché ci permette di essere inseriti nella programmazione triennale della Regione Piemonte e di avere ben chiara le necessità delle scuole in sede di programmazione degli interventi».