Dibattiti, musica, apericena multietnico e taglio del nastro della nuova sede. E' ricco il programma della festa del Cpia (Centro provinciale istruzione adulti) che si terrà venerdì 5 giugno dalle 15.30 nella nuova sede di Spazio Vinci in piazza Leonardo da Vinci, dove si è trasferito circa due mesi fa dai locali comunali di via Govone perché necessitava di locali più ampi e funzionali. «Gli impegni scolastici – spiega il dirigente del Centro, Alberto Bianchino…
Dibattiti, musica, apericena multietnico e taglio del nastro della nuova sede. E' ricco il programma della festa del Cpia (Centro provinciale istruzione adulti) che si terrà venerdì 5 giugno dalle 15.30 nella nuova sede di Spazio Vinci in piazza Leonardo da Vinci, dove si è trasferito circa due mesi fa dai locali comunali di via Govone perché necessitava di locali più ampi e funzionali. «Gli impegni scolastici – spiega il dirigente del Centro, Alberto Bianchino – non ci hanno ancora permesso di inaugurare ufficialmente la struttura. Venerdì sarà l'occasione per visitare la scuola e partecipare con proposte e riflessioni al futuro delle attività del Cpia. Per questo motivo inviteremo associazioni ed Enti per riflettere sul tema dell'accoglienza dei migranti e sullo stesso Spazio Vinci, per noi "Un luogo che si apre al mondo"».
ll Cpia è nato ad Asti nel 1990 con il nome "Ctp": negli anni si è espanso e ha cambiato denominazione fino a quella attuale, assunta l'anno scorso, che identifica, appunto, l'istituzione scolastica pubblica del Ministero dell'Istruzione per la formazione delle persone in età adulta che intendono continuare la loro formazione scolastica, professionale e personale. Il Cpia di Asti (che ha assommato le attività svolte precedentemente dai Ctp di Asti e Canelli) è uno dei nuovi 10 Centri istituiti in Piemonte e offre numerosi corsi, da quelli di alfabetizzazione a quelli in preparazione all'esame di terza media, dal Progetto Polis per il conseguimento del diploma di scuola superiore in collaborazione con l'Istituto Castigliano a quelli monotematici (lingue straniere, informatica), fino ai corsi propedeutici al rinnovo del permesso di soggiorno.
Le lezioni sono tenute da un corpo docente costituito da 18 insegnanti organizzati su tre turni di lezioni, impegnati con studenti la cui età media varia dai 16 ai 50 anni, in maggioranza stranieri, specchio di una provincia ormai da anni multietnica. Spunto che ha indotto gli organizzatori della festa a riflettere sul tema dell'integrazione. Si inizierà infatti alle 15.30 con il dibattito "Quale accoglienza? Programmare oltre l'emergenza: l'accoglienza raccontata dagli attori del territorio", cui seguirà un confronto sulla prima accoglienza dei migranti e un focus sull'esperienza dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). A seguire, alcune analisi su flussi e ricongiungimenti con i contributi di Alessandro Berruti (Inca Cgil) e della Prefettura. Il dibattito terminerà con un approfondimento sul ruolo del Cpia nell'integrazione degli immigrati, con la raccolta di idee e proposte sul tema.
Alle 19 l'inaugurazione ufficiale della nuova sede del Centro, che sarà seguita dall'apericena multietnica a cura degli studenti del Cpia in collaborazione con l'associazione "Daleialei". Seguirà la musica, con l'esibizione del coro del Cpia e degli studenti. Da ricordare, infine, che per tutto il pomeriggio sarà presente una mostra di oggetti di culture diverse e una di disegni dell'artista Bassel Arkadam, già autore del logo del Centro.
Visita a palazzo Mazzetti
Intanto nei giorni scorsi la classe AP2 del Cpia ha visitato la mostra "Alle origini del gusto. Il cibo a Pompei e nell'Italia antica" allestita a Palazzo Mazzetti, con l'insegnante Marina Ranieri e con la collaborazione della docente Cinzia Calosso. Gli allievi, che si stanno preparando a sostenere l'esame di terza media, sono di età diverse e formano una classe multietnica: provengono infatti dal Perù, dal Pakistan, dall'Albania, dalla Romania, dalla Moldavia e dall'Egitto. Il gruppo è stato accompagnato da Antonio Ferrero, consigliere di amministrazione della Fondazione Palazzo Mazzetti, che ha fornito una dettagliata illustrazione dei contenuti della mostra.
Elisa Ferrando