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«Se la Provincia non pulirà le stradea rischio l’accesso ai servizi di Nizza»
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«Se la Provincia non pulirà le strade
a rischio l’accesso ai servizi di Nizza»

Il commissario straordinario della Provincia di Asti Alfredo Nappi ha comunicato con una lettera, datata 12 agosto, che per il prossimo inverno l'ente non sarà in grado di attivare il piano di

Il commissario straordinario della Provincia di Asti Alfredo Nappi ha comunicato con una lettera, datata 12 agosto, che per il prossimo inverno l'ente non sarà in grado di attivare il piano di manutenzione delle strade, né i trattamenti antighiaccio o la rimozione della neve.

Tra i primi a insorgere c'è il sindaco di Nizza Monferrato Flavio Pesce: «C'è un problema di accesso all'ospedale, alle scuole, ai servizi sanitari, per la nostra città e per il territorio circostante. Non mi pare che sia questo il modo di affrontare il problema, né lo si può affrontare con una "letterina"». E se la rete viaria di competenza provinciale è vasta, parecchio più ampia finirebbe per essere l'area di riferimento della città del "Campanòn" come conseguenza di questo "passo indietro" da parte della Provincia, come sottolinea Pesce: «Parliamo di tutte le vie di accesso alla nostra città: corso Alessandria fino alla salita di Bazzana di Mombaruzzo, corso Acqui fino quasi al bivio della Gianola, tutta la circonvallazione, strada Ponteverde, strada Canelli, strada Vaglio, via Valle S. Giovanni, strada Bricco e via Mario Tacca. Si tratta per la maggior parte di tratti a grande viabilità, la cui manutenzione costerebbe fino a 70 mila euro extra per le nostre casse».

Altrettanto acceso è il tono dell'ex consigliere provinciale Sergio Perazzo: «Il primo pensiero che mi è venuto è che ci troviamo di fronte ad una autodenuncia per interruzione di pubblico servizio e ad un caso di contestuale "procurato allarme", nel caso non fosse vero. Rischia di avverarsi quanto già si ventilava ai tempi dello scioglimento del consiglio provinciale, a ottobre di due anni fa: il proposito di eliminare le province, senza curarsi di come sostituire i servizi che esse gestiscono, può avere come unico risultato eclatante quello della cessazione dei servizi, con possibile chiusura di scuole, impossibilità di spostamenti viari, soppressione del servizio di trasporto nella provincia».

A essere in discussione, oltre alle strade, sono infatti le scuole superiori, come rimarcato dal sindaco. La situazione generale è chiaramente sospesa in attesa dell'elezione, il 12 ottobre, di un nuovo consiglio provinciale e un nuovo presidente; si tratterebbe però di un ente di secondo livello, nato da un'elezione "interna" tra i sindaci di tutti i comuni dell'Astigiano. «Sono in corso consultazioni con gli altri primi cittadini. Penso che il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, in quanto già alla guida della città capoluogo, possa assumere un ruolo attivo anche nella gestione del territorio provinciale. Resta da capire se i sindaci dovranno costruire un nuovo ente, e se sì, come. Non vorrei che il ruolo si limitasse a essere quello di licenziare i dipendenti e chiudere».

Fulvio Gatti

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