Dopo l’alluvione, per mettere in sicurezza la città, si decise di intervenire creando un sifone per il Rio Nizza che entra in funzione nel caso di piena del Belbo (in questa eventualità, infatti, il Nizza non riuscirebbe più a scaricare in Belbo, rischiando di inondare la città) e una cassa di espansione che si trova tra Nizza Monferrato e San Marzano Oliveto, che permetterebbe di scaricare l’acqua in eccesso senza pericoli.
«Il problema – spiega l’ex vicesindaco Sergio Perazzo – è la mancata manutenzione in questi ultimi 5 anni delle strutture di cui abbiamo fornito la città per evitare che si inondasse».
In aggiunta a ciò, la vegetazione ha preso possesso di una delle due arcate in prossimità del ponte ferroviario, che de facto spezza in due quel tratto del fiume.
«Non siamo più sicuri che questi sistemi siano ancora perfettamente funzionanti ed efficienti, l’erbaccia risale dalle sponde del fiume fino all’altezza della strada – continua il presidente di Politeia Maurizio Carcione – Era stata ipotizzata addirittura un’altra cassa di espansione, oltre a quella che c’è tra Nizza e San Marzano Oliveto, ma nessuno se n’è mai più occupato».
La gestione del sifone e del suo “canale di emergenza”, oltre che del canale di espansione, frutti dell’amministrazione di quando Perazzo era vicesindaco, sono responsabilità del Comune, mentre tutto il resto dell’Aipo.
«L’amministrazione sollecita Aipo e Ferrovie alla manutenzione del Belbo e confido che prenderanno atto della situazione – risponde l’assessore alla Protezione Civile Valeria Verri – Per quanto riguarda la cassa di espansione del Nizza è già in atto la procedura di appalto per la pulizia di nostra competenza. Inoltre è in corso il progetto Pnrr per la sistemazione del Rio Colania, Rio Nizza e del Rio Sernella con lavori di pulizia sull’alveo e sulla difesa spondale, parliamo di lavori che ammontano a circa 1.400.000 euro».
Interviene anche il sindaco Simone Nosenzo a riguardo, che tranquillizza la cittadinanza: «L’Amministrazione come ogni anno ha effettuato la manutenzione sui quadri elettrici e sui sistemi di funzionamento delle pompe del sifone, con cadenza bimestrale vengono infatti provate per garantirne l’efficienza, quando eseguiamo la trinciatura della cassa di espansione vengono mantenute le valvole clapets. Abbiamo inoltre segnalato all’Aipo il deposito di limo in uscita dal sifone».