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Consiglio comunale

«Servono più servizi e progetti: Moncalvo torna indietro»

Il voto contrario dell’opposizione al bilancio. Il sindaco: «Neppure presentati emendamenti»
Consiglio comunale diviso sul bilancio a Moncalvo: come da “tradizione” fin dall’insediamento della nuova amministrazione non sono mancati i disaccordi fra maggioranza e minoranza sulle “priorità” verso le quali far convergere le maggiori attenzioni in termini di tempo e, soprattutto, di fondi.

Gli strascichi del precedente consiglio, nel quale il sindaco Diego Musumeci (foto in alto) aveva risposto a diverse interrogazioni della minoranza riguardo alcuni progetti messi da parte (come la discussa area cani) e a sua volta il sindaco aveva presentato una relazione sullo stato dei progetti avviati con i fondi derivati dal “Bando Borghi” e dai fondi del Pnrr. “Bando Borghi” che resta l’assoluta priorità per il prossimo periodo dell’amministrazione comunale, che ne ha ribadito ancora una volta la centralità: nel precedente consiglio comunale, Musumeci aveva posto un forte accento sulle tempistiche molto strette di alcuni progetti, il cui ritardo ulteriore avrebbe provocato il rischio di perdere fondi. 

«Il bilancio di previsione 2025 – ha detto Isabella Zuccolo, consigliera con delega al bilancio – non è solo una raccolta di numeri, ma un piano di sviluppo strategico per Moncalvo, mirato a garantire il benessere della comunità e a promuovere una crescita sostenibile e innovativa». Un piano che però ha incassato il voto contrario dei tre consiglieri di minoranza. «Abbiamo votato contrario al bilancio di previsione perché secondo noi Moncalvo sta tornando indietro – ha detto Andrea Giroldo (foto sotto), capogruppo di minoranza – l’immobilismo di questa amministrazione è dimostrato dall’assenza in bilancio di qualsiasi investimento strutturale programmato per il prossimo triennio che non siano interventi Pnrr e di qualsiasi fondo recuperato a mezzo bandi. Bisogna puntare sul dare più servizi ai cittadini, bisogna dedicarsi con maggior energia alla manutenzione di strade e spazi pubblici ed è necessario attrarre nuove aziende che creino lavoro».

Il sindaco ha commentato: «Nonostante avessero tempo per presentare emendamenti, non hanno fatto niente, né prima né durante la riunione. E, infatti, in appena un’ora, abbiamo approvato 17 punti all’ordine del giorno, bilancio compreso. Questo comportamento, che privilegia le “grida” mediatiche rispetto al lavoro serio in Consiglio, è tipico della politica più dannosa».

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