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Aule vuote

Settime d’Asti: meno di 8 scolari e la scuola chiude

Da due anni era attiva ancora l’unica pluriclasse nei locali della materna (che resta aperta). L’amarezza dell’ex sindaco Rosina.

La campanella di inizio anno scolastico non suonerà più alla scuola elementare di Settime.
«L’andamento demografico è inesorabile e impietoso – spiega il sindaco Pierluigi Musso – non abbiamo neppure più chiesto la proroga per l’apertura perchè quest’anno avremmo avuto meno di 8 scolari fra i banchi. Troppo pochi per mantenere la scuola aperta». Scuola che, da due anni, aveva già lasciato la storica sede accanto al Municipio per andare nella scuola materna, la quale resta invece aperta e attiva con i suoi venti bambini iscritti provenienti anche da paesi limitrofi. L’elementare era sistemata nello stesso edificio in due aule che ospitavano la pluriclasse dalla prima alla quinta elementare.
«Per ragioni di costi e per avere i bambini in un contesto più adatto alla loro età».
Dove andranno gli scolari settimesi? «Quasi tutti si sono iscritti alla scuola di Cinaglio che dista 5 minuti in auto dove ci sono tre sezioni pluriclasse e l’offerta didattica è più varia. E per la quale abbiamo istituito un servizio scuolabus. Qualche famiglia ha invece scelto la scuola di Montechiaro».
Non ci sono prospettive di riapertura a breve, anche se, sulla carta, i bambini in età da elementare residenti in paese sono 17. «Ma le famiglie scelgono scuole didatticamente più strutturate» dice il sindaco.
Alcune aule della scuola saranno probabilmente usate per un allargamento degli uffici del Municipio adiacente.
Una fine che lascia l’amaro in bocca all’ex sindaco Guido Rosina.
«La chiusura si prospettava già nel 2009, anno della mia elezione a sindaco ma non mi lasciai intimorire. Per me era un servizio essenziale per una piccola comunità. Così, lavorando con insegnanti e dirigente, vennero attivate iniziative come corsi di lingua cinese, musica, educazione civica, incontri con una nonna ebrea che raccontò la Shoah, laboratori. Nel 2011 – prosegue Rosina – attivammo il progetto Sprar per i rifugiati dando ospitalità a famiglie con bambini in età scolare. In questo modo i numeri crebbero e nelle aule si crearono occasioni di integrazione e di confronto con culture diverse e bambini che arrivavano da luoghi lontani».
Il mandato di Rosina terminò nel 2014: «I bambini iscritti alla primaria di Settime, a quella data, erano 51».
Ma il progetto di accoglienza non fu condiviso dal paese, fu cancellato e Rosina non venne più eletto come sindaco. «Io conservo ricordi bellissimi di quell’esperienza e sarei pronto a rifare tutto da capo. A dispiacermi è stato il fatto che nei dieci anni trascorsi all’opposizione ho sentito parlare di scuola solo in termini di spesa pesante per le case del Comune. E in dieci anni il numero di scolari è sceso da 51 a 8».
Con una chiusa polemica: «Voglio ricordare al mio sindaco e ai settimesi che Cinaglio in questi ultimi anni ha investito per la sua scuola una somma straordinaria superiore a 400 mila euro. Questo mi fa pensare che a Settime la scuola non interessi».

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