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Attualità

Sfida Renzi-Bersani, frecciatine
nel PD tra Motta-Fiorio

Nessun problema ai seggi. In tutta la provincia di Asti, pur con la presenza di code, tutti gli elettori hanno potuto esprimere il proprio voto. Asti città ha visto imporsi di poco Pier Luigi Bersani, il resto della provincia ha preferito Matteo Renzi. C’è il caso di Francesca Ragusa (PDL) che ha partecipato al voto e replica: «Sono nel Pdl ma se c’è la possibilità di votare sono più che favorevole a dire la mia opinione…

In provincia di Asti sono stati 7.205 gli elettori di centrosinistra che hanno partecipato al 1° turno delle primarie. I voti validi sono stati 7.199 (1 scheda bianca, 5 nulle) e, sebbene Asti città abbia visto imporsi, anche se di poco, Pier Luigi Bersani, il resto della provincia ha preferito Matteo Renzi tanto da essere lui il candidato più votato. I risultati definitivi sono i seguenti: Matteo Renzi 3.141 voti (43,63%); Pier Luigi Bersani 2.968 voti (41,23%); Nichi Vendola 849 voti (11,79%); Laura Puppato 157 voti (2,18%) e Bruno Tabacci 84 voti (1,17%). Nel capoluogo i votanti sono stati 3.399 mentre in provincia 3.806: ad Asti Bersani ha ottenuto 1.507 preferenze (44,4%), Renzi 1.389 (40,9%), Vendola 409 (12,4%), Puppato 60 (1,8%) e Tabacci 32 (0,9%). In provincia a Renzi sono andati 1.752 voti (46,1%), a Bersani 1.461 (38,4%), a Vendola 440 (11,8%) mentre Puppato e Tabacci ne hanno ottenuti rispettivamente 97 (2,6%) e 52 (1,4%). Domenica prossima ci sarà il ballottaggio tra Renzi e Bersani ma, nel frattempo, sono stati numerosi i commenti dei politici astigiani.

«Siamo molto soddisfatti e lo siamo anche per la grande partecipazione degli elettori che sono stati molto pazienti a fare le code per votare» commenta il consigliere regionale del PD Angela Motta membro del comitato astigiano pro Renzi. Attraverso Facebook Motta ricorda come non sia stato facile ottenere il risultato «nonostante tutto l’apparato del PD (struttura e segreteria), assessori e consiglieri comunali, alcuni sindaci e amministratori di comuni, un parlamentare, fossero con Bersani».
Il messaggio su Facebook è scritto in risposta al commento dell’onorevole “bersaniano” Massimo Fiorio (PD). «In provincia di Asti vince Matteo Renzi di 130 voti circa. In città vince Bersani (nonostante le figure di spicco della città stessa sostenessero il sindaco di Firenze). Leggo di trionfi di Renzi ad Asti e provincia, non direi – scrive Fiorio – mi sembrano eccessive queste dichiarazioni. Asti è l’unico capoluogo del sud Piemonte in cui vince Bersani. Tiene Bersani dove c’è un insediamento di centrosinistra riconosciuto (Nizza-Canelli), laddove è forte il centrodestra, Renzi vince».

Motta ricorda di essere stata una delle poche persone del partito, almeno ad Asti, ad aver preso una posizione chiara a sostegno di Renzi e aggiunge: «Avrei preferito che anche il sindaco Brignolo dicesse chiaramente la propria scelta di voto». Francesca Ferraris, segretario provinciale PD, ricorda come «dal punto di vista organizzativo tutto è filato liscio, mentre il risultato del voto è piuttosto interessante». Alle dichiarazioni della Motta il segretario risponde: «I toni usati saranno dettati dall’entusiasmo del momento anche se non mi appartiene questo modo di porsi con gli altri» e, a proposito degli elettori di centrodestra visti votare alle primarie Ferraris replica: «E’ vero ci sono stati alcuni personaggi notoriamente legati al centrodestra che hanno votato e ciò è avvenuto soprattutto in provincia».

In città fa discutere la decisione di votare alle primarie (e di essersi iscritta nell’Albo degli elettori di centrosinistra) di Francesca Ragusa, consigliere provinciale del Pdl, vicino a Progett’Azione e referente astigiana del comitato per Alessandro Cattaneo alle primarie del centrodestra. «E’ vero ho votato per Renzi e lo farò anche al ballottaggio – risponde a chi la critica – Io sono per votare quando c’è l’occasione di farlo anche perché mi sembra sia alla base della democrazia avere la possibilità di esprimere una preferenza. Ho votato Renzi perché con lui dialogherei volentieri e lo vedo bene come avversario nelle prossime elezioni. Comunque rimango nel Pdl e appoggerò Alessandro Cattaneo alle primarie del 16 dicembre».
Carlo Gentile, coordinatore cittadino PD, commenta così l’esito del voto: «Politicamente credo che il risultato nazionale rispecchi grosso modo i pronostici; quello locale mi ha abbastanza sorpreso, immaginavo che Matteo Renzi fosse competitivo in città ed in grado di insidiare da vicino Bersani, ma non che andasse così bene nel resto dell’Astigiano, specie in alcune zone».

Chiaramente il ballottaggio dipenderà molto dalle dichiarazioni di Vendola per un eventuale appoggio ad uno dei due candidati rimasti. «Aspettiamo che Renzi e Bersani ci dicano cosa intendono fare anche se è difficile immaginare un avvicinamento a Renzi – commenta Enzo Sobrino, responsabile astigiano di Sel – Questo voto ha fatto emergere alcuni dati importanti tra cui la forte presenza di un mondo della sinistra che vuole mettere in pratica i propri valori e le proprie idee. Ad Asti il comitato pro Vendola ha lavorato molto bene e il risultato finale è soddisfacente. Noi partiremo da qui per ricostruire la federazione astigiana di Sel così da esserci in vista delle prossime elezioni». Sobrino commenta anche gli episodi astigiani degli elettori di centrodestra visti votare a sostegno della coalizione avversaria. «Bisognerebbe avere almeno un minimo rispetto delle regole in un confronto di questo tipo ma, evidentemente, c’è un certo decadimento dell’etica politica».

Riccardo Santagati
twitter: @riccardosantaga

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