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Vescovo Prastaro presentazione festival popoli
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Si amplia il programma del Festival dei popoli

Dal 21 settembre al 6 ottobre il cartellone che conta 16 incontri e momenti conviviali – Il vescovo Prastaro: «Riflettiamo sulle migrazioni, tema divisivo e ideologico»

Un festival di due settimane in preparazione alla Giornata del migrante, che la Chiesa celebra il 29 settembre. Parliamo del Festival dei popoli in programma da sabato 21 settembre a domenica 6 ottobre. Promosso dalla Diocesi insieme ad una rete di circa 40 Enti e associazioni, sarà incentrato sul tema “Accogliere sogni, seminare giustizia”. A presentarlo, martedì, il vescovo Marco Prastaro, il responsabile delle Comunicazioni sociali della diocesi, Michelino Musso, e i responsabili della Pastorale migranti, Paolo Maccario e Daniela Iavarone.
«Il festival – ha affermato monsignor Prastaro – è un momento di riflessione su un tema divisivo e ideologico come quello delle migrazioni. Rappresenta un percorso di avvicinamento alla Giornata del migrante, che la Chiesa celebra il 29 settembre, in cui abbiamo l’obiettivo di incontrare e conoscere altre culture. Il festival, giunto alla terza edizione, si svolge quest’anno in un contesto in cui emergono segnali preoccupanti, che come membro della Chiesa mi preoccupano, a partire dalle politiche dell’Unione europea».
A Maccario il compito di entrare nei dettagli organizzativi. «Il festival è organizzato da un nutrito gruppo di enti, associazioni e uffici diocesani. A differenza dei due anni precedenti, la durata è stata raddoppiata».
Maccario ha quindi illustrato i contenuti. «Svilupperemo il tema scelto dal Pontefice per la Giornata del migrante – ha annunciato – attraverso due parole chiave: accoglienza e giustizia. Il tutto attraverso tavole rotone e incontri, intervallati a momenti conviviali».
«Nel programma – ha aggiunto il vescovo – anche una iniziativa che si svolgerà in tutte le diocesi del Piemonte: la lettura dei nomi delle vittime delle migrazioni».

Il programma

Il programma del festival conta 15 appuntamenti. Si comincerà sabato 21 settembre con “La corsa dei popoli”, con partenza alle 14.30 dal circolo parrocchiale del Sacro Cuore, in via Mattarella 2: è una corsa/camminata non competitiva aperta a tutti, della lunghazza di 7 chilometri per gli adulti. Il giorno successivo, domenica 22 settembre, alle 17.30 nella parrocchia di San Pietro, la partenza della camminata etnogastronomica “Eat & Walk”, percorso per la città con degustazioni delle cucine tradizionali di Albania, Brasile, Gambia, Ghana, Moldavia, Italia, Nigeria, Pakistan, Perù e Ucraina. Martedì 24 settembre, alle 18 al Cpia di piazza Da Vinci 22, il primo incontro dal titolo “Caporalato: un fenomeno solo italiano?”: Alberto Perduca, grà procuratore della Repubblica di Asti, dialogherà con Francesco Gianfrotta e Ilaria Ippolito.
Mercoledì 25 settembre, alle 18 al Cpia, “L’inte(g)razione vista dall’altro”, dialogo tra Deme Mbaye (presidente Asiap), Ousman Fanneh (presidente Gambiani Asti) e Ahsan Ali (comunità pakistana).
Giovedì 26 settembre, alle 18 nella sala del Seminario vescovile, “Le sfide del diritto d’asilo in Europa e in Italia”. Alberto Perduca intervisterà l’antropologa culturale Cristina Molfetta.
Venerdì 27 settembre, alle 18 alla Biblioteca Astense, presentazione del libro “Per una politica della dignità. Femminismi, migrazioni e colonialità in America Latina” di Laura Fano Morrissey. L’autrice dialogherà con l’antropologa sociale Dennis Marcela Bejarano.
Sabato 28 settembre, alle 16 con partenza dal Cpia e arrivo in piazza San Secondo, il Corteo dei popoli con la partecipazione delle varie comunità etniche.
Lunedì 30 settembre, alle 21 nel teatro della parrocchia N. S. di Lourdes, la conferenza “Cambiamenti climatici e migrazioni forzate” a cura di Marcello Rossoni, rappresentante UNHCR, nell’ambito della Scuola di dialogo, erede della Scuola popolare, incentrata quest’anno sul filo conduittore “Cambiamenti climatici e migrazioni”.
Martedì 1 ottobre, alle 18 in biblioteca, la presentazione del libro “Vite ferme. Storie di migranti in attesa” di Paolo Boccagni, che dialogherà con Paolo Maccario.
Mercoledì 2 ottobre, alle 18 al Cpia, la tavola rotonda sul caporalato in agricoltura dal titolo “Caporali, uomini, comunità”, da una ricerca di Iref Acli con Gianfranco Zucca (Iref Acli), Luigi Gilardetti (ricercatore), Claudio Riccabone (assessore del Comune di Canelli e volontario Caritas), Luca Quagliotti (segretario generale Cgil Asti) e Stefano Calella (segretario generale aggiunto Cisl Alessandria – Asti). Giovedì 3 ottobre, alle 18 in piazza Statuto, la lettura dei nomi delle vittime delle migrazioni in occasione della Giornata della memoria e dell’accoglienza. A seguire, alle 21 nella chiesa di San Domenico Savio, spazio alla musica con “Senza frontiere: il linguaggio universale della musica”, concerto di Jane Plumbini e delle “Vocal vibes”.
Venerdì 4 ottobre, alle 18 al Cpia, si parlarà di “Nigeria, il gigante d’Africa” con Udeme Akpan Mbori (Comunità nigeriana di Roma) e Princess Inyang Okokon (Comunità nigeriana di Asti).
Sabato 5 ottobre, dalle 19 al Foyer delle Famiglie in via Milliavacca, 5, “La tavola dei popoli”: preghiera interreligiosa, cena internazionale (per prenotazioni scrivere a migrantes.asti@gmail.com entro il 29 settembre) e musica.
Ultimo appuntamento domenica 6 ottobre, alle 21 al Foyer delle famiglie, con lo spettacolo teatrale “Di come precipita il doppio di un migrante ovvero l’anciuvé suta prucess” di e con Marco Gobetti (ingresso ad offerta libera).

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