L’unione dei comuni era stata prevista come entità dotata di autonomia finanziaria e regolamentare fin dal 1990 con la legge 142, ma l’obbligo di arrivare alla fusione dei comuni entro dieci anni dalla costituzione dell’unione ne aveva bloccato la diffusione sino al 1999, quando la legge 245 eliminò tale vincolo. Si erano così rapidamente diffuse soprattutto in Piemonte e in provincia di Asti quasi tutto il territorio venne suddiviso in comunità collinari.
Dopo alcuni anni le comunità cominciarono ad entrare in crisi in quanto a fronte dei maggiori stanziamenti regionali vi erano elevati costi di gestione e problematiche nell’organizzazione dei servizi integrati. Così alcuni comuni cominciarono ad uscirne e molte unioni dovettero essere sciolte o trasformate.