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Si discute di Palio ma le proposte latitano
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Si discute di Palio ma le proposte latitano

Nel salone del Palazzo della Provincia si è svolta una serata, ribattezzata “Tra canapo e realtà”, organizzata dal “Movimento 5 Stelle” di Asti e dedicata al nostro Palio. Durante

Nel salone del Palazzo della Provincia si è svolta una serata, ribattezzata “Tra canapo e realtà”, organizzata dal “Movimento 5 Stelle” di Asti e dedicata al nostro Palio. Durante l’appuntamento avrebbero dovuto essere discussi temi inerenti l’evento, trattando eventuali modifiche dal punto di vista organizzativo o addirittura, dando voce alle richieste di alcuni (invero una minoranza) parlare della possibile sospensione dello stesso.

Durante la serata, cui hanno preso parte addetti ai lavori in ambito paliesco oltre ovviamente ad alcuni esponenti (in inferiorità numerica) del “Movimento 5 Stelle” e del mondo animalista, non sono emersi temi di discussione di particolare interesse, se non argomentazioni “trite e ritrite” e già più volte sviscerate in molteplici sedi riguardanti la manifestazione settembrina. Ci si attendeva da parte del gruppo organizzatore proposte e nuove argomentazioni, ma queste non sono arrivate. La discussione, eccezion fatta per un momento isolato, si è sviluppata in maniera tranquilla. Hanno parlato Elisa Ghidella, componente del Comitato “Si al Palio, ma senza cavalli”, alcuni animalisti e Giuseppe Raggi, dell’associazione “Nella terra dei cavalli onlus”, che si occupa del trattamento ed inserimento dei cavalli quando questi hanno portato a termine la loro carriera.

A tutela della manifestazione sono intervenuti, con argomentazioni già espresse in tempi più o meno recenti, il presidente della commissione tecnica Gilberto Berlinghieri e l’assessore al Palio Alberto Pasta. Che ha puntualizzato: «Sono qui a discutere di Palio e ad ascoltare proposte ed eventuali innovazioni proponibili per aumentare la sicurezza dell’evento. Ma una cosa sia chiara: il Palio non si fermerà. Un obiettivo che neppure il fascismo riuscì a raggiungere». Nulla di nuovo sotto il sole quindi. Fermo restando che, laddove da parte di gruppi, enti ed organizzazioni arrivassero in futuro proposte concrete e sviluppabili per far crescere ulteriormente la manifestazione, queste non verrebbero ignorate dall’amministrazione comunale e dagli organi preposti a garantirne lo svolgimento.

Massimo Elia

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