L’entusiasmo era tanto venerdì scorso alla consegna degli orti sociali realizzati dal Rotary con il contributo di Asp nel quartiere Praia. In tutto 37 appezzamenti da circa 70 metri quadri ognuno recintato, dotato di rubinetto per l’irrigazione e di un armadietto per riporre gli attrezzi. All’area (illuminata e dotata di servizi igienici) si accede con un cancello le cui chiavi sono state consegnate venerdì insieme alla cartellina di assegnazione dei singoli appezzamenti. Il taglio del nastro è stato fatto alla presenza dell’attuale presidente Rotary Renato Romagnoli insieme al past president Ferrante Marengo che ha lavorato intensamente per portare a termine il progetto
L’entusiasmo era tanto venerdì scorso alla consegna degli orti sociali realizzati dal Rotary con il contributo di Asp nel quartiere Praia. In tutto 37 appezzamenti da circa 70 metri quadri ognuno recintato, dotato di rubinetto per l’irrigazione e di un armadietto per riporre gli attrezzi. All’area (illuminata e dotata di servizi igienici) si accede con un cancello le cui chiavi sono state consegnate venerdì insieme alla cartellina di assegnazione dei singoli appezzamenti. Il taglio del nastro è stato fatto alla presenza dell’attuale presidente Rotary Renato Romagnoli insieme al past president Ferrante Marengo che ha lavorato intensamente per portare a termine il progetto. Erano presenti anche i soci Francesco Bonaccorsi, Massimo Malfa e Giancarlo Valente che, a vario titolo hanno contribuito alla riuscita, seppur sofferta, dell’idea.
Dei 37 appezzamenti realizzati, ne rimangono ancora una decina da assegnare. Gli altri hanno già un “padrone” per i prossimi tre anni e alcuni hanno già cominciato a lavorare la terra. Si tratta di persone che la vita ha messo a dura prova e che si trovano in momentanea difficoltà lavorativa ed economica. Per tutti l’opportunità di poter coltivare un pezzo di terra rappresenta sia un modo per passare il tempo, sia il recupero di una dignità del lavoro e, per finire, la soddisfazione di poter provvedere alla “spesa” di famiglia senza ricorrere sempre agli acquisti. «Ho sempre avuto il pollice verde anche se non ho mai avuto un orto da coltivare – racconta Roberto Piscopo, entusiasta dell’assegnazione. Sono disoccupato, separato e padre di due figli: poter contare su verdura fresca, buona e gratis è importante per me e per la mia famiglia. Non vedo l’ora di imparare».
Antonio Panni, 37 anni, è il primo a ricevere le chiavi del cancello e il numero del suo orto. «Un tempo ho aiutato mio padre nell’orto di casa, chissà se mi ricordo come si fa. La prima cosa che pianterò saranno i pomodorini ciliegini che mi piacciono tanto sulla pizza». Una storia di disoccupazione alle spalle, con la famiglia da mantenere anche per Everest Muco che, appena saputo della possibilità di avere un orto ha fatto subito richiesta: «Non ho mai coltivato, ma per fare niente a casa, sono felice di venire qui a zappare la terra e ad imparare come si fa a far crescere la verdura. Ho in mente di mettere tanti semi e piantini per non comprare più nulla al mercato».
Grazie agli assegnatari di origine straniera, gli orti sociali di Praia regaleranno anche profumi e verdure inusuali. E’ il caso della menta a profusione che Abdelkarim Bouslim, marocchino, intende piantare per fare il thè o per il bamie, una varietà di taccole usate come contorno ai piatti di carne, sempre della cucina marocchina. Abdelghani Bouslim, Hammon Affaoui, Agim Lushllari insieme agli altri hanno ritirato già le prime piantine di insalata e zucchine che erano a disposizione per iniziare l’orto. «Qui siamo di fronte ad un salto in avanti cultuale nell’approccio ai problemi sociali – ha detto il sindaco Brignolo – che regala anche una prospettiva a chi si trova in difficoltà». Chi mirasse ad un orto ancora da assegnare può fare richiesta allo sportello dei Servizi Sociali.
Daniela Peira