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«Si intitoli una via a don Piglione, stimato parroco di San Silvestro»

L’iniziativa è partita dal gruppo di ex frequentatori dell’oratorio, presieduto dal giornalista Maurizio Ferrari, da un’idea di Stefano Masino

Un omaggio ad un parroco stimato e amato, promosso dai suoi “ex ragazzi” dell’oratorio, che ne vogliono ricordare le qualità di uomo e religioso.
E’ il significato dell’istanza, depositata presso l’Ufficio toponomastica del Comune, per la re-intitolazione di una porzione di via Orfanotrofio – dal sagrato della chiesa Consolata a piazza Gianni Goria – a don Rodolfo Piglione (1915-2000), per 23 anni parroco di San Silvestro.
L’iniziativa è partita dal gruppo “Oratorio 70-80 San Silvestro”, presieduto dal giornalista Maurizio Ferrari, residente da anni a Bergamo ma che è rimasto legato alla nostra città, e che comprende nel direttivo Carlo Pertusati, Simone Manfieri e Gianluca Roasio. Nata da un’idea di Stefano Masino, ha visto collaborare in modo attivo anche il Comitato Palio San Silvestro, presieduto da Samantha Panza.

L’iniziativa

«Come ex frequentatori della parrocchia e dell’oratorio – commenta Ferrari – serbiamo un ottimo ricordo di don Piglione, che era riuscito a creare dal nulla due oratori: quello maschile in via Morelli e quello femminile in via Testa. Siamo un folto gruppo di amici tra i 50 e i 60 anni che ricordano con gioia quel periodo, oltre alla figura di un prete sempre molto gentile e, al contempo, umile. Infatti non ci parlò mai dell’episodio che lo vide protagonista nel 1944, quando con un atto eroico salvò 20 ostaggi prigionieri dei Tedeschi, di cui venimmo a conoscenza solo quando il Comune di Pralormo gli concesse la cittadinanza onoraria, occasione in cui don Piglione potè riabbraciare quelle persone, ormai anziane, che aveva salvato da morte certa».
A margine dell’iniziativa, il comitato sta anche organizzando una festa dell’oratorio maschile, prevista a maggio proprio nell’area di via Morelli, ora adibita a parcheggio, durante cui si ricorderanno anche i 40 anni di insediamento a parroco di San Silvestro di don Giuseppe Gallo, ora penitenziere diocesano.
«Sappiamo che l’iter per l’intitolazione di una via è piuttosto lungo – conclude Ferrari – ma sarebbe bello avere un segnale di avviamento dell’iter da parte del sindaco Rasero per questo appuntamento. In quest’ottica siamo felici di avere già in programma un incontro nei prossimi giorni».

Don Rodolfo Piglione

Don Piglione, nato a Corsione nel 1915, fu ordinato sacerdote da monsignor Umberto Rossi nel 1939. Nel 1942 fu nominato cappellano al Santuario della Spina nel comune di Pralormo. Da ricordare che nel 1995 la città di Pralormo, riconoscente per il suo eroico comportamento (nel 1944 salvò 20 ostaggi prigionieri dei tedeschi), gli conferì la cittadinanza onoraria.
Nel 1949 fu nominato parroco di Stazione Portacomaro e, nel 1959, fu trasferito dal vescovo Giacomo Cannonero alla parrocchia cittadina di San Silvestro. Con lui, dal nulla, si realizzò il sogno di un oratorio per i ragazzi in via Morelli, insieme con l’oratorio femminile di via Testa diretto dalle Ancelle di San Giuseppe. Nel 1983 il passaggio di consegne con don Giuseppe Gallo, già viceparroco in Duomo e direttore della Caritas diocesana, poi parroco dei “Tre Campanili”.

La raccolta firme

Chi intende sottoscrivere la proposta di intitolazione “Via Don Rodolfo Piglione” può inviare una mail entro il 31 marzo all’indirizzo masino.stefano@gmail.com.
Nell’oggetto scrivere “Via Don Rodolfo Piglione”, mentre nel corpo della mail riportare la dicitura: «Aderisco alla sottoscrizione per l’intitolazione di una via di Asti a Don Rodolfo Piglione».
Le adesioni verranno consegnate al sindaco Rasero.
Per informazioni: 338/4258006.

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