Il tema interessa tutti i Comuni italiani, soffocati dai tagli operati dai governi centrale e regionale, non più sostenibili e i cui effetti negativi ricadono sulla testa dei cittadini in termini di maggiore tassazione e minori servizi garantiti
Il tema interessa tutti i Comuni italiani, soffocati dai tagli operati dai governi centrale e regionale, non più sostenibili e i cui effetti negativi ricadono sulla testa dei cittadini in termini di maggiore tassazione e minori servizi garantiti. Sarà per questo che il Movimento civico Galvagno, tra i primi soggetti politici a scendere in campo in vista delle prossime elezioni comunali, fa uno scatto in avanti e fornisce una ricetta per far fronte alla mancanza cronica di denari del Comune. Nei giorni scorsi i vertici del sodalizio hanno incontrato l’associazione “Asti città d’Europa” con la quale si sono confrontati sulla necessità di ottenere al più presto fondi europei a sostegno del rilancio economico dell’Astigiano.
«In questi anni e nei prossimi – spiegano dal movimento – le risorse dei Comuni saranno sempre più scarse per i tagli del Governo, nello stesso tempo continueranno ad aumentare le esigenze sociali per effetto della crisi economica. Il risultato è la paralisi di molti enti locali e il degrado cui sono andate incontro molte città, prima fiorenti, come la nostra. Asti, in pochi anni, è passata dai primi agli ultimi posti nella classifica nazionale per la qualità della vita, penultima o ultima in fatto di furti e rapine. Questo è inaccettabile».
Contestando all’amministrazione Brignolo di non essere stata in grado di sfruttare adeguatamente i quasi 15 milioni di euro «tra le risorse ricevute dall’amministrazione Galvagno e il PISU», il movimento punta all’Europa per ottenere i finanziamenti necessari a rimettere in moto l’economia stagnante del territorio. Ma non solo. La vendita del patrimonio comunale non più utile, che genera costi senza ricavi, è un’altra priorità che si sposa «all’urgente predisposizione di tre grandi progetti, finanziabili dall’Europa, in base alle esigenze di sviluppo del nostro territorio in tema infrastrutturale, ambientale e turistico».
In primis un progetto che unisca e sviluppi la rete delle terre del vino con il Monferrato, Langhe e Roero. Per il Movimento civico Galvagno è poi necessario istituire un assessorato comunale volto a reperire fondi europei, con operatori tecnici e amministrativi dedicati, oltre ad implementare una «capillare operazione anti sprechi nella gestione delle risorse, soprattutto umane, del Comune».
Riccardo Santagati