Cerca
Close this search box.
Via Filippo Corridoni
Attualità
Il caso

Sicurezza e viabilità: ad Asti troppi “piloti” in giro

Dopo la segnalazione da corso XXV Aprile, il consigliere Malandrone denuncia che ci sono altre zone dove auto e moto sfrecciano, anche di notte, liberamente

In corso Don Minzoni, corso Alfieri, corso Dante, corso Casale, corso Volta, corso Alessandria, ma anche in strada Laverdina, nel quartiere Torretta (vedi articolo in basso), in via Buozzi, via Torchio e in altre strade cittadine vengono segnalati problemi e pericoli a causa di moto, scooter e auto che sfrecciano oltre il limite consentito, soprattutto di notte, provocando anche rumori molesti ai danni dei residenti. Le segnalazioni sono arrivate tramite la pagina Facebook del giornale dopo la pubblicazione dell’articolo che raccontava le lamentele dei residenti di corso XXV Aprile a causa del fracasso notturno provocato da moto e scooter in transito. Motocicli, ma anche auto, che scambiano il corso per un personale circuito dove poter sfrecciare nonostante le rotatorie e la presenza della questura.

Ma se i cittadini segnalano che questi problemi sono diffusi in diversi altri quartieri, è il consigliere comunale di Ambiente Asti, Mario Malandrone, a portare la discussione a un livello superiore grazie a un’interrogazione urgente al sindaco e agli assessori competenti.

Malandrone spiega che alcuni residenti di corso Torino, via Gerbi, via Atleti Azzurri Astigiani e via Corridoni hanno segnalato «la presenza di automobili e moto che a forte velocità percorrono tali vie, di notte, ma non solo». Il consigliere ricorda che via Atleti Azzurri, lungo il parco del Borbore, è una zona frequentata in particolare da sportivi e bambini e che gli stessi «lamentano scarse condizioni di sicurezza per i pedoni che attraversano le strisce, ma anche scarsa visibilità dei corsi e degli attraversamenti pedonali». A ciò si uniscono le lamentele su corso XXV Aprile, raccolte dal nostro giornale, e quelle sul rumore che fanno i mezzi pesanti quando attraversano questa zona di Asti. Come se non bastasse, continua Malandrone, «alcune strisce pedonali, per esempio in via Corridoni, sono scarsamente visibili e sbiadite», ma all’innesto tra via Gerbi e via Atleti Azzurri Astigiani «le strisce vengono ignorate dagli automobilisti, complice la forte velocità».

Via Atleti Azzurri Astigiani

Per questo motivo il consigliere di minoranza chiede al sindaco se l’amministrazione abbia pensato «una qualche misura utile al rispetto dei limiti di velocità su corso Torino, via Atleti Azzurri Astigiani, via Gerbi, corso XXV Aprile; se abbia pensato a un controllo con postazioni fisse del rispetto del limite di velocità; a misure per rendere più visibili gli attraversamenti pedonali o di farne di nuovi in prossimità degli esercizi commerciali, dove i pedoni attraversano fuori dalle strisce». Malandrone domanda anche quando sarà rivista la rotonda di corso Torino e l’area lasciata in abbandono dopo la chiusura del distributore di benzina, «oggi adibita a singolare parcheggio».

Angela Quaglia interviene sulla rotonda di piazza Torino

La rotonda di piazza Torino è oggetto anche dell’interrogazione presentata dalla consigliera Angela Quaglia (CambiAMO Asti). La vicenda è nota: la concessione al distributore di benzina Esso non è più stata rinnovata e la chiusura dell’impianto, avvenuta nel dicembre del 2019, sarebbe servita per occupare l’area con una nuova maxi rotatoria prevista nel nuovo Piano del Traffico urbano.

Il problema è che il distributore non è ancora stato smantellato, trasformandosi di fatto in un parcheggio selvaggio per residenti e per chi deve accedere ad alcune attività commerciali della zona.

La rotonda piazza Torino

«Oggi, passando in corso Torino – scrive Angela Quaglia – chiunque ha potuto verificare che non solo i lavori di ammodernamento dell’intersezione non sono stati realizzati, ma che, oltre alla presenza del distributore ormai dismesso e trascurato, si è creato un parcheggio, disordinato e non regolamentato».

La consigliera chiede, tramite l’interrogazione, «quali ostacoli, tecnici o economici, abbiano impedito di modificare la convergenza del traffico; quanto sia costata la politica dell’annuncio di un’opera che non è poi stata realizzata (canone di affitto percepito ndr); se, quando e in che modo verrà modificata la viabilità con la creazione di una nuova rotatoria».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale