Un incontro incentrato sulla sicurezza e sulla prevenzione quello presentato in Provincia con l'organizzazione di Ecosafe e patrocinato dall'Asl di Asti. Il titolo scelto per l'occasione
Un incontro incentrato sulla sicurezza e sulla prevenzione quello presentato in Provincia con l'organizzazione di Ecosafe e patrocinato dall'Asl di Asti. Il titolo scelto per l'occasione chiarisce i temi posti all'ordine del giorno "La sicurezza degli edifici scolastici e i rapporti tra ente proprietario e dirigenti scolastici." Proprio i rapporti tra gli enti sono uno dei punti chiave; è necessario fare tutto il possibile perché non si verifichino situazioni di "muro contro muro" tra istituzioni a danno degli edifici e soprattutto di chi vi si trova all'interno. L'incontro è stato l'occasione per presentare quelle che sono le possibilità di prevenzione negli edifici e le norme che le regolano. In questo campo gli enti preposti svolgono un'attività fondamentale, che va oltre il semplice "verbale". La sinergia tra loro è necessaria e funzionale, come dimostrato dai relatori Oscar Salvadore funzionario dello Spresal (Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro) Asl At e Giuseppe Piazza, del comando provinciale dei vigili del fuoco di Asti. Gli interventi di Salvadore e Piazza, anche se si sono svolti in successione, in molte occasioni sembravano completarsi a vicenda, a riprova del lavoro sinergico che svolgono. Oltre a spiegare quelli che sono gli obblighi e le responsabilità degli enti coinvolti, ovvero il proprietario dello stabile e i dirigenti scolastici, hanno dato consigli.
È vero che la situazione degli edifici scolastici in diversi casi non sia esattamente quella ideale, ed è anche vero che spesso gli interventi necessari per la messa in sicurezza degli edifici vadano oltre le loro possibilità. Lo stesso luogo in cui si trova l'edificio e il suo utilizzo originario sono elementi fondamentali. Se per lavori di manutenzione straordinaria talvolta è necessario attingere a fondi di riserva, come spiegato dal commissario straordinario della Provincia nel caso del liceo classico Alfieri, e in altri siano necessari fondi di rilievo, alcuni "piccoli" accorgimenti possono aiutare per garantire un minimo di sicurezza, come alcuni comportamenti e soprattutto una formazione e una mentalità adeguata da parte di tutti. Nella relazione del dottor Salvadore, sono state evidenziate, tramite fotografie, alcune situazioni scolastiche; ricordando che tutti i locali devono poter essere accessibili, compresi per esempio i sottotetti e i seminterrati, la panoramica ha preso in considerazione anche quelle zone scarsamente utilizzate, ma che non meritano di essere sottovalutate. É controproducente utilizzare zone di transito e i locali stessi come magazzino, di materiali ormai inutili e magari infiammabili. Limitare le possibilità di accesso a questi locali può non sembrare così grave, ma pensiamo ai rischi di incendio e non solo che rappresentano per il tipo di materiale accumulato; i criteri di sicurezza infatti possono cambiare a seconda della destinazione del locale.
Lo stesso accesso difficoltoso, fa sì che quella zona venga dimenticata, trascurandone quindi la manutenzione. Una infiltrazione dal tetto, problema risolvibile con un intervento di modesta entità, se trascurato può portare a danni ben più gravi, così come un uso improprio dell'impianto elettrico o la mancata manutenzione dello stesso, senza tralasciare la situazione dei serramenti, delle pavimentazioni e altri elementi; le scale sembrano essere uno dei luoghi con il maggior numero di incidenti. Ma per evitare che un solo ente debba farsi carico di tutto, è necessaria appunto la collaborazione tra enti, unita da una pianificazione dell'urgenza degli interventi e delle varie spese. Cominciando dalla manutenzione di una parte di ciò che necessita e facendo il possibile per mettere in sicurezza il resto. Particolarmente utili gli esempi che tengono conto della pratica. Non è sufficiente limitarsi alle due prove di evacuazione annuale o alla piantina di evacuazione sui muri, occorrono tutti gli aspetti spiegati: dai limiti di sicurezza delle aule, ai materiali alla formazione. Il pericolo non è finito una volta che si è raggiunto l'esterno dell'edificio, anch'esso spesso non regolamentato e bisognoso di cura, ma occorre portare a termine il tutto considerando i rischi della strada in cui ci si trova. Interessante l'esempio in cui, nelle prove di evacuazione, si è aggiunto un elemento imprevisto come del fumo o altro.
d.b.