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Smog, la proposta dell'assessore:«Niente auto davanti alle scuole»
Attualità

Smog, la proposta dell'assessore:
«Niente auto davanti alle scuole»

Il nome della città di Asti compare tristemente in tutti i primati negativi piemontesi sul fronte dello smog. Insieme a Torino ed Alessandria risulta aver già consumato il bonus dei 35

Il nome della città di Asti compare tristemente in tutti i primati negativi piemontesi sul fronte dello smog. Insieme a Torino ed Alessandria risulta aver già consumato il bonus dei 35 "superamenti" annuali della soglia massima consentita per la presenza di polveri sottili PM10 nell'aria; una soglia già superata nei primi 100 giorni dell'anno nella centralina di rilevamento alla scuola Baussano mentre un po' meglio vanno le cose in quella installata alla Salvo D'Acquisto che di sforamenti ne ha registrati "solo" 16 finora. Sempre Asti, insieme ad Alessandria, Vercelli, Torino, Ivrea, Borgaro, Chieri e Settimo ha rilevato preoccupanti livelli medi delle polveri PM2,5 e, ancora, sforamento dei valori medi del biossido di azoto. Con lo spauracchio dell'ozono, particolarmente allarmante durante i mesi estivi.

La lettura e il confronto dei dati piemontesi è avvenuta nei giorni scorsi a Torino nel corso di un incontro organizzato da Legambiente con lo scopo di sollecitare un nuovo e coraggioso piano antismog che riguardi tutta la Regione. «Crediamo che chi ha responsabilità politiche -? ha dichiarato Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta -? debba dare soluzioni concrete per abbandonare o ridurre drasticamente l'uso dell'auto di proprietà, ancora la principale responsabile delle concentrazioni di inquinanti nell'aria». Una situazione ben chiara anche all'assessore all'ambiente del Comune di Asti, Maria Bagnadentro, presente all'incontro. «Sappiamo benissimo che il traffico veicolare è fra i principali responsabili dello smog -? ha commentato la Bagnadentro -? e lo abbiamo ricordato con decisione anche all'assessore regionale Valmaggia sottolineando che se la Regione continua a tagliare sul trasporto pubblico, la situazione del traffico privato non potrà che peggiorare, aggravando ulteriormente i dati sullo smog».

Non a caso, infatti, per quanto riguarda il capoluogo, lo sforamento si è registrato nella centralina della Baussano, quella in prossimità di un'arteria trafficata come viale don Minzoni e corso Gramsci. Proposte? «Qualche cosa si potrebbe fare subito e senza avere un euro in cassa -? risponde con franchezza la Bagnadentro, intenzionata a portare in Giunta due idee di salvaguardia dell'integrità dell'aria ?- Analizzando i dati, abbiamo visto che i picchi di smog si registrano in concomitanza con gli orari di ingresso e di uscita degli alunni nelle scuole. Perché allora non istituire delle "zone di rispetto" intorno alle scuole nelle quali sia vietato parcheggiare e sostare con motori accesi in attesa dei bambini? Questo già ridurrebbe un intasamento dannoso per l'ambiente». L'altra idea, ammette subito l'assessore, non contribuisce ad abbattere lo smog, ma rientra in un più ampio progetto di sensibilizzazione verso l'abbandono dell'uso dell'auto a favore di camminate e uso della bicicletta. «Intendo proporre di ripristinare le domeniche a piedi per intervenire sulla mentalità delle persone e far toccare loro con mano che si può vivere la città anche a piedi».

Esiste poi anche una terza proposta, più avveniristica per quanto logisticamente fattibile e già sperimentata in alcune città come Vicenza. L'hanno denominata "Ultimo miglio" e consiste nell'interdire l'ingresso in città a camion, furgoni e mezzi pesanti per le consegne: possono arrivare solo in alcune "stazioni di scambio" alle porte del capoluogo dove le merci vengono prese in carico da mezzi elettrici usati per le consegne in centro. «Quest'ultimo è un intervento da studiare ed organizzare bene – commenta la Bagnadentro -? ma rimane il fatto che, nonostante le resistenze, si dovranno adottare misure sempre più drastiche per limitare lo smog».

Daniela Peira

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