Continuano i sopralluoghi nei pressi dei grandi immobili pubblici vuoti di Asti che il gruppo consiliare Uniti si può sta visitando per segnalare le condizioni precarie e l’incuria con cui vengono tenuti. Dopo il fabbricato di proprietà dell’Inps di via Massimo D’Azeglio, adesso è la volta dell’ex ospedale di via Botallo.
I consiglieri comunali Vittoria Briccarello e Mauro Bosia, effettuando una visita fuori dall’immobile di proprietà dell’Asl, hanno appurato una grave situazione di degrado che impoverisce tutta l’area. «All’ingresso principale in via Botallo, c’è il cartello “Attenzione! Area videosorvegliata”. In realtà quello che doveva stare in piedi, la recinzione, è caduta per terra: oltre s’intravvedono macerie, vetri rotti di bottiglia, un cartello con il divieto di sosta, muri scrostati e via dicendo. In poche parole: un degrado spaventoso. Dov’è l’Asl e dov’è il Comune?».
Da Uniti si può evidenziano che l’immobile si trova a poca distanza dalla sede nazionale dell’Onav, con vetrine che danno su piazza Santa Maria Nuova, inaugurata poco tempo fa alla presenza delle autorità. «Siamo a due passi da piazza Alfieri e dalla Prefettura. E siamo ancora meno distanti da corso alla Vittoria, davanti ai giardini pubblici (in cui si ha paura a inoltrarsi dal tardo pomeriggio – neanche la sera – di un qualsiasi giorno), ma domani arriveranno le bancarelle della Fiera di Primavera e il Comune dirà che anche questo è un modo per fare animazione nella zona. Ma intanto? Un breve giro in corso alla Vittoria ci ha permesso di raccogliere il grido di aiuto, sdegno e rassegnazione di chi vive e lavora: si vedono strani movimenti dentro l’ex ospedale, finestre aperte che si richiudono, tapparelle alzate e poi abbassate. Di recente la presenza serale delle forze dell’ordine. Cosa sta succedendo? Ne sanno qualcosa il Comune e la dirigenza dell’Asl? Vogliono spiegare ai cittadini e ai consiglieri comunali?».
Uniti si può chiede al sindaco Rasero di fare il punto sulla situazione «sulle supposte manifestazioni di interesse di supposti imprenditori a rilevare la struttura». «Gli assessori regionali, compresi quelli astigiani, che si preparano alla rielezione che cosa hanno da dire?» aggiungo dalla lista di minoranza. Intanto Briccarello e Bosia ricordano che il commercio nella zona di corso alla Vittoria è in forte crisi, i negozi chiudono (l’ultimo caso è quello dell’erboristeria Messer Pungitopo) «e si ha paura a uscire appena viene scuro».