E un affare che ogni anno, mediamente, sfiora i 4 milioni di euro di fatturato e riguarda soprattutto le specialità di ostetricia, chirurgia, radiologia, urologia, neurologia e cardiologia
E un affare che ogni anno, mediamente, sfiora i 4 milioni di euro di fatturato e riguarda soprattutto le specialità di ostetricia, chirurgia, radiologia, urologia, neurologia e cardiologia con circa 31.500 visite solo nel 2013. Parliamo dellattività intramoenia dei medici dipendenti dellAsl i quali, in orari extralavorativi, hanno ottenuto lautorizzazione a fare visite private nei locali della sanità pubblica usandone anche materiale di consumo e attrezzature. In cambio versano allAsl una parte della parcella corrisposta che varia a seconda del tipo di visita prestata e dellutilizzo di attrezzature e macchinari pubblici.
Per quanto riguarda Asti, ad oggi sono 148 i medici che hanno chiesto ed ottenuto di prestare attività privata nella struttura pubblica o in studi privati autorizzati. I medici che, rispetto alla libera professione pura scelgono lintramoenia sottoponendosi al controllo dellAsl, ottengono dei vantaggi economici sullinquadramento professionale pubblico. Da qualche settimana, in seguito alle indicazioni del cosiddetto Decreto Balduzzi, lAsl di Asti ha varato un nuovo regolamento che sovrintende allintramoenia e prevede una serie di novità importanti per i medici e per la struttura.
«Intanto un sistema di prenotazioni centralizzato e uguale per tutti – spiega il dottor Massimo Uberti, direttore sanitario dellAsl di Asti – Mentre prima esisteva già uno sportello per le prenotazioni delle visite private intramoenia ma era aperto solo 2 ore al giorno e riguardava solo le prenotazioni di qualche medico e non tutti, ora è presente al piano -1, di fronte alla Gastroenterologia, lo sportello Cupalpi aperto dal lunedì al venerdì dalle 14,30 alle 20 e il sabato dalle 8,30 alle 11,30». Uno sportello che dà lavoro a tre operatori pagati con i proventi della libera professione dei medici e che possono fissare appuntamenti anche telefonici ai numeri del centralino 0141/486030 e 0141/486031.
Laltra novità importante riguarda la tracciabilità dei pagamenti. Fino allentrata in vigore del nuovo regolamento era possibile pagare sia in forma telematica che in forma contante direttamente al professionista. Ora, invece, è vietato qualsiasi pagamento in contanti al personale Asl e le parcelle devono essere saldate esclusivamente con versamenti alle agenzie e filiali dell aCassa di Rispamio di Asti, presso i Pungi Gialli nellospedale, tramite bancomat o carta di credito negli studi privati e poliambulatorii, con bonifico bancario o con assegno bancario non trasferibile intestato allAsl di Asti.
Un chiaro argine a qualunque spazio di discrezionalità nei pagamenti e un modo sicuro per contabilizzare tutta lattività intramoenia pur lasciando ad ogni medico la definizione della parcella. Importante che lAsl abbia sotto controllo ogni pagamento perchè, e questa è lultima importante novità, con il nuovo regolamento, oltre alla quota che ogni medico deve versare per coprire i costi puri del servizio fornito dalla struttura pubblica (locali, utenze, materiale di consumo, personale), dovrà versare una quota fissa del 5% su ogni fattura rilasciata che verrà utilizzata dallAsl per erogare servizi in più e ridurre le liste di attesa delle visite in regime di sistema sanitario nazionale pubblico.
Daniela Peira