Spostare il mercato da piazza Alfieri e piazza Libertà in piazza del Palio? «Neanche per idea!». È un secco no quello che la maggior parte degli ambulanti indirizza all’amministrazione Rasero dopo l’apertura del confronto sull’eventuale trasloco in piazza del Palio. Basta andare al mercato per vedere tanti cartelli gialli contro lo spostamento dei banchi e per toccare con mano quanto poco piaccia l’ipotesi di andare altrove.
«Ma non siamo solo noi a dire di no allo spostamento – commentano gli ambulanti annunciando di aver promosso anche una raccolta firme – perché i nostri clienti sono contrari, come lo sono molti dei negozianti sotto i portici. Avevamo chiesto di eliminare i problemi creati dalla riforma dell’ex assessore Coppo, non di crearne altri».
«Il 99% di noi operatori non vuole lo spostamento in piazza del Palio – racconta Angelo Carrisi – Io lavoro in piazza Alfieri da 30 anni e non vedo perché dobbiamo anche ridiscutere degli orari che sono sempre stati questi. Vogliamo restare qui, ma chiediamo che vengano ottimizzati gli spazi dove sono state segnalate le criticità. Già il mercato sta quasi morendo, ma il problema è che nessuno in Comune, a parte il sindaco, ha mai provato a fare questo lavoro. Secondo me questa idea è la mazzata finale per far morire il mercato definitivamente». Carrisi ha da ridire anche sulla nuova commissione mercatale da poco eletta: «Da cosa sento dire dagli altri ambulanti non ci sentiamo rappresentati da questa commissione che è stata eletta perché non c’era nessuno disponibile a parteciparvi».
Anche per Aldo Bussolino l’ipotesi di spostare il mercato non ha senso: «Sono qui dal 1994 – spiega – Ora sembra che l’amministrazione, d’accordo con alcuni operatori, voglia spostare il mercato giù: una grossissima cavolata. Abbiamo la clientela da 30 anni e se ci sposti giù rovini le famiglie. Poi ho parlato con dei negozianti e anche loro sono senza parole perché il mercato, nei giorni di mercoledì e sabato, porta gente. Inoltre se andassimo giù andremmo a dare fastidio agli operatori dell’altra piazza, scoppierebbe il caos delle graduatorie e toglieremmo parcheggi ai pendolari. Se la commissione mercatale promuovesse questo spostamento non mi rappresenterebbe più».
Romano Rago è al banco gestito dalla moglie. «Più che una proposta è quasi un’imposizione, – osserva – nonostante dopo l’ultimo spostamento l’amministrazione avesse promesso di sistemare sul campo le criticità. Invece le limature non sono state fatte, il lavoro è rimasto a metà e adesso si comincia a parlare di orario ridotto. Sono tre anni che lavoriamo nella precarietà e aggiungo che terminare il mercato alle 14 sarebbe impensabile».
Margherita Scapparino lavora in piazza Alfieri da 25 anni: «Siamo nati qui e vogliamo andare in pensione qui. Andando giù perderemmo ulteriori clienti che già ci hanno detto che non verrebbero fino a piazza del Palio. Dispiace che non ci sia chiarezza su questa faccenda e mi auguro che non abbiano già deciso sulle nostre teste».
Non ha dubbi che si debba restare in piazza Alfieri anche Salvatore Nicastro che fa parte della nuova commissione mercatale: «Con l’ultimo spostamento ci sono due o tre danneggiati, ma volendo potremmo trovare alcuni posti in piazza Libertà dove già sono stati messi alcuni banchi che prima non c’erano. Andare sotto è sbagliato perché si rifarebbe una graduatoria generale andando a danneggiare gli ambulanti di piazza del Palio che, a parte qualcuno, non sono d’accordo. Ad oggi 85 operatori sono contrari al trasferimento e anche molti negozianti vogliono che tutto resti così. In più anche quelli del Mercato Coperto ci danno ragione. Però aggiungo che la commissione è contraria a questo spostamento».
[foto J.R.]