Sono blu, ma in realtà sono ancora bianchi. Sta sollevando parecchia confusione l’intervento, realizzato questa mattina, per colorare gli stalli del parcheggio Babilano di Asti da bianchi a blu. A occuparsi del progetto di ristrutturazione dell’area è Fs Sistemi Urbani, la società capofila del nuovo Polo Urbano del Gruppo Fs, la cui missione consiste nella valorizzazione delle aree non più funzionali all’esercizio ferroviario per restituirle ai cittadini creando servizi sul territorio.
Nell’ex Babilano sono previsti 125 posti auto a pagamento, di cui 12 destinati a residenti con una tariffa calmierata. Ma a oggi l’ex parcheggio gratuito non è stato ancora trincerato da sbarre elettroniche e quindi è già sorto il dubbio che possa essere scambiato per un nuovo parcheggio a pagamento, gestito però dall’Asp. A creare ulteriori dubbi è il fatto che non ci siano cartelli o avvisi che indichino come avvenga la gestione dell’area di sosta in questo momento di passaggio.
L’Asp, infatti, è del tutto estranea all’intervento in corso, non ha diritti su quegli stalli, non è autorizzata a incassare le tariffe e i cui metodi di pagamento digitali, come le varie applicazioni per smartphone, non prevedono la possibilità di “operare” sul Babilano. Però qualcuno, che magari non sa nulla della nuova gestione del parcheggio, vedendo gli stalli blu potrebbe pensare il contrario e pagare ugualmente la sosta.
Da Fs Sistemi Urbani replicano che il parcheggio resterà gratuito fino a quando non saranno attivite le modalità di pagamento che verranno poi spiegate in seguito. Nel nuovo parcheggio, che Rfi intende offrire soprattutto ai pendolari con tariffe calmierate, così si pensa, verrà anche rifatta la pavimentazione con il fondo drenante, installate colonnine di ricarica “slow”, posizionate nuove telecamere di sorveglianza, una nuova recinzione, definiti parcheggi rosa e per disabili. Una parte dell’area di sosta, ma fuori dalla zona “interdetta” a chi non pagherà, sarà riservata per lasciare parcheggi per una decina di bus.
[foto Billi]