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Attualità
E’ in totale abbandono

Sta crollando la storica cascina dell’ex parrocchia di Tuffo

Dopo la nevicata dello scorso dicembre il tetto del porticato è precipitato

Sta crollando la storica cascina (foto) dell’ex parrocchia di Tuffo, alienata dall’Istituto per il sostentamento del clero della diocesi di Casale Monferrato nel 2014, limitatamente ai fabbricati (mantenendo la proprietà dei terreni, affittati a privati). Dopo la vendita a un’impresa immobiliare, la cascina versa in stato di totale abbandono e dopo la nevicata dello scorso dicembre il tetto del porticato è precipitato.

Già nel 1826 il rettore don Francesco Allemano annotava nell’inventario dei beni del benefizio parrocchiale che parte della cascina minacciava rovina. Sessant’anni dopo la situazione appariva immutata e i massari erano costretti ad abitare in modesti ed angusti locali con la cucina attuale ed una piccola stanza sopra la stalla, a cui s’accedeva per una scala esterna. Don Giovanni Battista Perdomo, nipote del rettore don Francesco Allemano e a questi succeduto nel 1880, fece costruire una stalla nuova, mentre nella vecchia furono ricavate due camere per i massari.

La casa colonica nel 1941 era in pessimo stato e anche la stalla aveva bisogno di manutenzioni urgenti. Nel 1953 il geom. Pietro Martini di Robella predispose un progetto per la costruzione di una nuovo portico e una concimaia, nonché la riparazione del fabbricato per dare un’abitazione al mezzadro del beneficio sana ed igienica. Nel secondo dopoguerra la cascina, comprendente 16 giornate di coltivo e 6 di boschi, ed era condotta a mezzadria, con divisione a metà di tutti i raccolti. Ultimo affittavolo fu Rinaldo Gamarino, classe 1934, che lasciò la cascina nel 2014, quando la Diocesi ne decise l’alienazione, come accaduto nel 1988 per la cascina parrocchiale di Cocconato e nel 1998 per quella di Cocconito. Da allora non è più stata abitata.

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