La Uil scuola ha dato mandato al suo ufficio legale di ricorrere alla diffida nei confronti dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Economia. E, in assenza di risposte, di procedere per via giudiziaria.
La ragione? Il forte ritardo nel pagamento degli stipendi al personale precario della scuola (docenti e collaboratori scolastici) assunto con “contratto Covid” fino al prossimo 11 giugno per due motivi: fronteggiare le assenze del personale in quarantena, garantendo lo svolgimento dell’attività didattica; effettuare le operazioni di sanificazione dei locali necessarie a causa della pandemia.
La questione
Il problema, di carattere nazionale, era stato denunciato nelle scorse settimane anche ad Asti dai segretari generali provinciali di categoria Monica Boero (Flc Cgil), Chiara Cerrato (segretario aggiunto Cisl scuola), Assunta Barone (Snals Confsal) e Diego Meli (Uil scuola Rua) che avevano illustrato la situazione al vice Prefetto vicario Massimo Danielli. «Nella nostra provincia, attingendo dalle graduatorie delle supplenze – avevano spiegato – per quanto riguarda i docenti sono stati sottoscritti 53 contratti temporanei nella scuola dell’infanzia, 34 nella primaria e 42 alle medie. E, parimenti, 108 a collaboratori scolastici che hanno preso servizio nelle scuole di Asti e provincia da metà settembre. A questi si sono aggiunti, solo a gennaio, le assunzioni di personale docente e Ata per le scuole superiori, principalmente insegnanti tecnico-pratici e assistenti di laboratorio».
La vicenda aveva poi visto intervenire la Cisl Alessandria Asti, insieme al sindacato di categoria, con una lettera ai parlamentari del territorio in cui sottolineva, tra i vari punti, che nonostante il Ministero dell’Istruzione, d’intesa con quello dell’Economia, abbia fissato ripetute emissioni speciali, il problema non è stato risolto.
La diffida
«Nonostante la forte mobilitazione sindacale – aggiunge ora Diego Meli – il personale in questione è in attesa dello stipendio da ottobre in avanti. Abbiamo appreso in queste ore che il Ministero ha previsto una nuova emissione speciale per il 17 febbraio, in modo da pagare gli stipendi. Speriamo che sia la volta buona. Nel frattempo abbiamo coinvolto il nostro ufficio legale. I lavoratori interessati possono scriverci via mail all’indirizzo atscuola@uilscuola.it e richiedere il modello di diffida».
Elisa Ferrando