Cerca
Close this search box.
paolo sernini (2)
Attualità

Studente di Asti e il calcolo dell'”algoritmo della morte”

Pubblicata una originale riflessione sulla teoria del “loop dei mondi”

Al terzo anno di Psicologia

Testa pensante. E’ quella di uno studente astigiano di 21 anni al terzo anno di Psicologia all’Università di Torino che ha ceduto, dopo tre anni di ragionamento, al desiderio di mettere per iscritto una sua originale riflessione sul tema della morte.
Nasce così “Rursus” di Paolo Sernini, autopubblicato su Amazon, con l’impegnativo sottotitolo “Approccio teorico alla teoria del Loop – Algoritmo per la spiegazione razionale di ciò che potrebbe accadere dopo la morte”.
Una riflessione moderna scaturita da un videogioco e dalla “domanda delle domande” nell’era digitale: “Chi può dire cosa è reale?”

I numeri della vita (e della morte)

Tema centrale della pubblicazione di Sernini è la morte. Vissuta il più delle volte come tabù che si sconfigge solo parlandone.
«Non sono un filosofo e nemmeno uno scienziato e non ho la presunzione di fingermi né uno né l’altro; sono un semplice studente di psicologia che prova a darsi delle risposte. Però voglio ugualmente provare a spiegare questa mia teoria andando a ricercare ciò che succede dopo la morte negli attimi immediatamente precedenti ad essa».
Una riflessione che non si allontana dal suo sottotitolo che promette un algoritmo.
E allora si parte con i numeri.
Quelli della nascita; praticamente un miracolo per ognuno di noi visto che, all’incirca, abbiamo lo 0,00000000006% di probabilità di essere concepito.
Quali altri dati si mettono nell’algoritmo di Paolo Sernini? Oltre alla probabilità di nascita si aggiungano i ricordi, l’immaginazione, le emozioni e le sensazioni (paura, odio, amore, disgusto, felicità). Tenendo conto che ogni secondo siamo sottoposti a circa 10 mila stimoli di vario genere ma ne percepiamo solo lo 0,2%.

Gli altri dati dell’algoritmo

Si aggiunga la componente “anima” e un altro ingrediente fondamentale: i quanti, ovvero le particelle che sfuggono alle leggi del tempo e dello spazio.
Se per ragioni di spazio qui non possiamo analizzare ognuna di queste componenti, nel libro “Rursus” sono tutte dettagliatamente presentate e collegate fra loro.
Il capitolo più importante è dedicato alla descrizione della morte e della pre-morte. Ed è proprio da quest’ultima e da quel tunnel di luce di cui qualcuno strappato alla morte ha parlato che comincia a comporsi l’algoritmo dello studente di psicologia.
«La luce di cui si parla alla fine della premorte cosciente non sarebbe il paradiso o una risposta elettrica del nostro cervello, ma semplicemente la prima luce accecante che si vede nel momento in cui apriamo gli occhi per la prima volta dopo essere nati. Dunque – spiega ancora Sernini – dopo aver lasciato il Mondo 0, ci ritroveremo nel Mondo 1 dove non avremo memoria di una vita passata (proprio come in un umanissimo sogno). Un sogno infinito che traghetterà tutti noi dal Mondo 1 al Mondo 2 e poi al Mondo 3 e via così».

La teoria del loop di mondi

Di qui la teorizzazione di un loop infinito di Mondi e di realtà che si susseguiranno per l’eternità sfuggendo alle leggi del tempo.
Teoria affascinante che regala eternità senza necessariamente passare per la fede religiosa.
«Io non voglio passare da saccente o da venditore di verità. Non sono nessuno per poter avanzare teorie sul funzionamento della vita e della realtà. Io sono solo un ragazzo che gioca a scoprire il mondo e sé stesso e che non si è mai fermato di fronte alle risposte “Perché è così e basta”. Ho scritto questa mia teoria sperando che qualcuno più bravo di me, leggendola, possa vederci qualcosa di vero e completi ciò che io non sono ora in grado di are».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre: