Un percorso composto da dodici “tappe” per consentire agli studenti di prendere parte ad attività laboratoriali direttamente in azienda.
E’ il progetto al centro della convenzione firmata nei giorni scorsi tra l’istituto superiore Giobert e l’Unione industriale di Asti. Ad intervenire alla firma, oltre alla dirigente scolastica Patrizia Ferrero e al presidente dell’associazione datoriale Andrea Amalberto, sono intervenuti, per la scuola, i docenti Mario Fassio e Ivano Proietti, e per l’Unione industriale il direttore Maurizio Spandonaro e il vice presidente Renato Goria.
Il progetto
Ad essere coinvolta dal progetto la classe III dell’indirizzo Perito in Logistica, avviato appunto tre anni fa, composta da 18 studenti. «A partire da gennaio, ogni lunedì mattina per un totale di 12 uscite – hanno spiegato la dirigente e il prof. Fassio – i ragazzi si recheranno presso un’impresa, ogni volta diversa, selezionata dall’Unione industriale. Gli studenti raggiungeranno l’azienda con l’autobus messo a disposizione dall’associazione unitamente a Confidi Asti (Consorzio garanzia collettiva Fidi), accompagnati dai docenti di indirizzo. Presso le aziende, dopo aver appreso le caratteristiche dell’attività svolta, si focalizzeranno sulla logistica intesa a 360 gradi – in entrata, interna e in uscita – soffermandosi sugli aspetti gestionali, tecnologici, informatici e amministrativi».
Molto soddisfatta la dirigente Ferrero. «L’addetto alla logistica – ha sottolineato – è una figura nascosta, ma vitale, per un’azienda. L’ambito dei trasporti non è l’unico sbocco lavorativo di riferimento per chi esce da questo indirizzo: parliamo infatti di una figura cruciale per tutte le aziende».
Le hanno fatto eco il prof. Proietti – che ha ricordato come la logistica sia essenzialmente «una scienza dei numeri, l’analisi dei flussi di ingresso e uscita relativi ad un’azienda» – e il presidente Amalberto. «Abbiamo bisogno di personale formato anche in questo campo», ha assicurato. «La nostra speranza, quindi, è che dopo il diploma questi ragazzi possano entrare nelle nostre aziende. Un esempio su tutti per spiegare la loro utilità: la gestione del magazzino. Prima dell’emergenza sanitaria si pensava fosse necessario averne poco, ora invece è considerato una risorsa per poter far fronte in modo tempestivo alle commesse. Sicuramente si possono sfruttare i software di gestione, ma sono gli esperti del settore che fanno la differenza».
Il dialogo con il mondo del lavoro
Il prof. Fassio ha quindi ricordato la nascita dell’indirizzo, volta anche a rispondere alle esigenze delle imprese locali, e i progetti avviati fino ad oggi, che ora si arricchiscono di un nuovo capitolo. «La convenzione – ha sottolineato – consentirà ai ragazzi di vivere un’esperienza molto arricchente. Non si tratta di visite aziendali né di percorsi di Pcto (ex Alternanza scuola – lavoro), ma di un’attività laboratoriale innovativa che si svolge direttamente nella sede dell’impresa, contribuendo così a ridurre le distanza tra scuola e mondo del lavoro».