Convivenza tra ambulanti e giostre, il Mercato Europeo della Confesercenti di nuovo penalizzato dal fatto di essere stato allestito in piazzale De Andrè, la crisi del commercio di prossimità e la mancanza di parcheggi, anche in centro, come nel caso di piazza Roma quando si trasforma (da venerdì sera a domenica sera) in una Ztl. Sul tavolo dell’assessora al Commercio, Loretta Bologna, sono tante le questioni aperte, ma anche le critiche che le vengono mosse sulla “gestione” del settore. L’assessora, però, è pronta a replicare punto per punto.
Il presidente provinciale di Confesercenti, Andrea Visconti, ha contestato la decisione «senza motivazioni» di non concedere piazza del Palio o piazza Alfieri per il Mercato Europeo. Scelta che avrebbe causato un mezzo flop per la manifestazione.
Ritengo scorretta la dichiarazione del presidente di Confesercenti. Infatti, in tempo utile per prendere anche decisioni diverse, è stato fatto presente che a causa della convivenza tra giostre e mercato, per quest’anno non sarebbe stato possibile utilizzare la piazza del Palio. Sono state quindi prospettate due alternative: lo spostamento di data, tenendo anche conto che di solito il Mercato Europeo si svolge a fine maggio, oppure la location di piazzale De Andrè. Nell’impossibilità di cambiare data, gli organizzatori hanno scelto piazzale De Andrè.
Quindi le accuse mosse sono pretestuose?
Spiace constatare che, nonostante la massima disponibilità di ascolto per trovare soluzioni, si polemizzi gratuitamente su questioni concordate insieme. Oltretutto la manifestazione svolta in quel tratto di città poteva essere di beneficio a esercenti e commercianti di corso Alfieri che, in quella zona, hanno bisogno di sostegno. Il presidente di un’associazione che li rappresenta dovrebbe almeno prenderlo in considerazione.
Però dalla Confesercenti dicono che ad Asti la situazione del commercio è disastrosa e che le ricette proposte dal Comune siano poco efficaci, se non una «minestra riscaldata».
La delega al commercio è delicata e bisogna essere molto cauti in tutte le decisioni che si prendono. Da parte mia cerco di ascoltare il più possibile la gente, anche per capire dinamiche ed esigenze. Purtroppo è un settore che negli ultimi anni ha risentito degli effetti dell’e-commerce (Amazon, Shein, etc.) e diventa difficile per qualsiasi commerciante, che paga tra il 40 ed il 60% di tasse sul fatturato, competere con questi colossi che pagano il 6%. È una lotta impari e non di libera concorrenza, se uno ci pensa. Si dovrebbero prevedere norme fiscali diverse, ma su altri livelli, più alti di quelli di un semplice Comune.
Anche per quanto riguarda la Ztl di piazza Roma la Confesercenti non è molto entusiasta sulle modalità con cui è stata attuata.
Stiamo lavorando per organizzare eventi, per comunicare che quella è potenzialmente una delle piazze più belle della città. La chiusura al traffico nei weekend consente di poter avere diverse opportunità. Dobbiamo impegnarci per trasformare un eventuale disagio iniziale, dovuto a scelte in materia ambientale, in una risorsa per gli stessi commercianti ed esercenti di quella parte di città. Dopo tre mesi e mezzo di delega ho avuto modo di studiare diverse soluzioni, la voglia di lavorare non mi manca con umiltà e ascoltando sempre tutti in modo costruttivo.
Intanto gli ambulanti sono di nuovo sul piede di guerra e la convivenza con le giostre, che ha causato la perdita di parcheggi, ha riacceso i toni dello scontro.
Quando ho ricevuto dal sindaco la delega al commercio, la convivenza di Mercato e giostre nel periodo di San Secondo è stata una delle prime decisioni che ho dovuto prendere e non avevo il tempo di poter cambiare troppe cose. Ho cercato di usare il buon senso. Se spostavo le giostre in piazza d’Armi, senza altre attrazioni, come poteva essere la fiera al coperto di una volta, voleva dire farle morire e fare morire una tradizione che la città porta avanti da anni. Durante il Carnevale era stata sperimentata una convivenza. Cosi ho convocato i giostrai e ho chiesto di sacrificare alcune attrazioni, montare meno giostre rispetto agli altri anni in modo da garantire loro l’utilizzo di piazza del Palio. Un compromesso che è stato accettato e condiviso. Il mercato e gli ambulanti hanno avuto qualche disagio; ero lì già dal primo giorno di convivenza, ma per quest’anno non c’erano molte alternative.
A quando gli interventi sul mercato?
Sto lavorando con gli operatori e per loro per trovare una soluzione che possa vederli tutti d’accordo, affinché si possa rendere meno dispersivo questo mercato, guadagnando metri e posteggi. Capisco il loro malumore, posso solo dire che mi impegnerò al massimo.