Il programma di Alberto Angela “Meraviglie, la Penisola dei tesori” parla dei siti Unesco, ma “snobba” l’Astigiano in favore delle Langhe
Scoprire l’Italia e le sue bellezze attraverso panoramiche mozzafiato in alta definizione e accompagnati dalla voce narrante di un Alberto Angela sempre all’altezza, con interventi e contributi di scrittori, artisti e intellettuali che quei luoghi li hanno vissuti. La prima puntata del programma televisivo “Meraviglie, la Penisola dei tesori” dedicata ai siti Unesco del nostro paese, non ha deluso le aspettative incollando giovedì scorso al televisore 5.662 milioni di spettatori pari al 23.8% di share. Il format prevede un viaggio diviso in quattro puntate attraverso 12 siti Unesco ma anche in altre località che pur non avendo ricevuto il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità si contraddistinguono per la storia e la bellezza del loro patrimonio artistico-culturale.
Il tutto condito con una qualità tecnica, di regia e di contenuti di altissimo livello. Non sorprende, quindi, che vi sia grande attesa per la seconda puntata, prevista per mercoledì sera alle 21,25 su Rai 1, dove, tra i 54 siti Unesco presenti in italia, è stato scelto quello piemontese delle Langhe e dove l’unico “ingrediente” astigiano sembra essere l’ospite Paolo Conte. Come ci hanno spiegato dalla produzione del programma la seconda tappa è prevista per l’appunto nel territorio albese perché designato «come patrimonio dell’Umanità in quanto esempio eccezionale di integrazione dell’uomo con il suo ambiente naturale. Tra il Castello di Grinzane Cavour e la tenuta di Fontanafredda vedremo lo stretto legame tra questo territorio e le vicende del Risorgimento Italiano. Le atmosfere poetiche delle Langhe hanno da sempre alimentato le canzoni di Paolo Conte che ci farà rivivere la sua infanzia trascorsa tra i campi e i vigneti». Questo è quanto ci è stato spiegato dalla produzione televisiva e noi già immaginiamo sognanti di sorvolare, grazie ad una panoramica aerea, le colline della Langa albese e di apprendere da divulgatori d’eccezione la sua storia anche se da astigiani il tutto lascia un certo retrogusto amaro.
Dalle indiscrezioni rese non sembra infatti esserci nessun riferimento al territorio di Canelli e del Sud Astigiano da cui nel 2004 era partita l’idea per una candidatura Unesco dei territori di “Langhe, Roero e Monferrato”. Lo stesso Marco Gabusi, Presidente della Provincia di Asti e Sindaco di Canelli conferma di non aver avuto notizie di un passaggio della troupe Rai in Valle Belbo. Sembra dunque che, ancora una volta, l’Albese sia stato in grado di promuoversi al meglio e di entrare nelle case degli italiani in prima serata. In ogni caso il nostro auspicio è quello che se anche la puntata di mercoledì sera metterà in mostra le “meraviglie” delle colline di Barolo oltre provincia, ci sia anche un qualche timido riferimento ai cugini del Monferrato. I quali, tra l’altro, per primi hanno avuto l’idea di candidare le storiche cantine sotterranee e il patrimonio viti-vinicolo a Parigi.
In caso contrario da astigiani avremo perso l’occasione di accedere ad una vetrina di promozione importante, da oltre 5 milioni di telespettatori.