«Noi genitori non possiamo che ringraziare chi permette ai nostri figli di allenarsi e giocare in un campo decoroso, impegnandosi personalmente mettendo a disposizione buoni tecnici che solo in terreni di gioco accettabili possono far crescere i ragazzi
«Noi genitori non possiamo che ringraziare chi permette ai nostri figli di allenarsi e giocare in un campo decoroso, impegnandosi personalmente mettendo a disposizione buoni tecnici che solo in terreni di gioco accettabili possono far crescere i ragazzi e nel contempo il calcio astigiano». Così, decine di genitori, la maggior parte dei quali con figli che giocano a calcio al campo Fregoli, intervengono pubblicamente sul caso dell’erba sintetica e la mancata omologazione della struttura sportiva.
La storia è nota: dopo due bandi del Comune, l’affidamento della gestione del campo alle Colline Alfieri, il recente esposto alla FIGC da parte dell’AstiSport sulla mancata omologazione del terreno (che comunque è stato rifatto ad agosto) e il successivo stop imposto dalla Federazione alle gare, i genitori dei bambini tesserati con le Colline Alfieri analizzano la questione in una lettera inviata al giornale: «Non è ben chiaro se l’argomento di cui trattasi sia scaturito da interessi personali e/o politici, oppure se effettivamente i campi di fattispecie, presentino davvero problematiche tali da minare la salute degli utenti – scrivono oltre duecento genitori – Se i materiali usati sono tali da minacciare la salute dei ragazzi, non riusciamo a capire come il loro utilizzo sia concesso per le sedute di allentamento e, viceversa, vietato per le partite, così pure in merito agli aspetti della copertura assicurativa. Pare più ovvio e concreto che le motivazioni siano di altra natura».
«Il campo Fregoli – continuano i genitori – sarà stato eseguito secondo i dettami e i criteri imposti dal bando emesso dal Comune di Asti e affidato, nella sua realizzazione, ad un’azienda leader, specializzata nel settore, che avrà utilizzato materiali conformi alle normative vigenti ed indicate dallo stesso bando per poter superare il collaudo finale». Mamme e papà spiegano che per i loro figli non pretendono «che il manto erboso artificiale sia paragonabile a quello delle squadre professionistiche, ma decoroso, sicuro e simile ai campi che troviamo nelle trasferte di fine settimana nelle altre province, ove si constatano impianti e strutture sportive di qualità, a volte anche peggiori dell’impianto Fregoli, ma dove si gioca regolarmente. Visto lo stato di abbandono delle strutture sportive locali – concludono i genitori – l’iniziativa posta in essere per la realizzazione del Fregoli, doveva meritare un plauso da parte di tutti gli astigiani».
r.s.