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Sul treno Asti-Alba oltre 1.000 passeggeri ogni giorno: primi bilanci a due mesi dalla riattivazione della linea

Il Co.M.I.S. traccia un primo bilancio del rinato servizio: «Certificati alla prima settimana di novembre 1.135 passeggeri al giorno: un trionfo. Ma servono interventi per far crescere e migliorare il servizio»

Da poco più di due mesi il treno è tornato a correre sulla linea ferroviaria Asti-Alba, grazie all’impegno della Regione Piemonte. Sono ora collegati in modo rapido Langhe e Monferrato e i due importanti centri di Asti e Alba. Così come di un servizio più efficace possono ora usufruire i paesi che gravitano sulla linea ferroviaria (Isola, Costigliole, Castagnole Lanze, Neive), grazie al passaggio del treno, accanto ai bus sostitutivi che continuano a integrare il servizio (ad ogni ora bus e treni in partenza e arrivo; i treni non viaggiano il sabato e domenica). Al binario 7 della stazione di Asti ci sono sempre viaggiatori in arrivo e in partenza, in ogni fascia di orario, dagli studenti delle scuole superiori e dell’Università (anche quella di Asti) che si spostano per le lezioni ai lavoratori, a chi in città viene per commissioni o per raggiungere altre stazioni ferroviarie.

A tracciare un primo bilancio a due mesi dalla riattivazione del servizio viaggiatori è il Co.M.I.S., il Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile. «Ribadiamo la nostra soddisfazione per la riattivazione della linea con un’offerta commerciale che come da noi ipotizzato da anni, ha riscosso da subito un grande successo al netto di pochi e comprensibili (la linea è stata riattivata dopo 13 anni di sospensione) disguidi tecnici iniziali. I primi dati ufficiali, relativi alla prima settimana di novembre, certificano la presenza di 1.135 passeggeri al giorno: un trionfo che conferma le nostre previsioni ma che ci fa ribadire che l’offerta proposta, seppur ben strutturata con le risorse impiegate, risulta insufficiente rispetto alla domanda di trasporto che perviene dai territori», dice il presidente del Co.M.I.S. Fulvio Bellora. «Servirebbero effettivamente più corse al giorno, soprattutto quelle che mancano verso Asti al mattino entro le 8 e in uscita intorno alle 14, anche se a nostro parere si dovrebbe costruire un’offerta con collegamenti nei due sensi ogni ora dal lunedì al sabato e ogni due ore nei festivi», rileva il Coordinamento, che affronta anche la questione di alcuni disagi che si stanno registrando. «Un problema da risolvere è il sovraffollamento sulle corse delle 6.50 da Asti e su quella delle 14.10 da Alba, frequentate da molti studenti che, soprattutto nel tratto tra Castagnole Lanze e Alba, sono costretti ad ammassarsi sul convoglio, sedendosi anche sui gradini – evidenzia il Co.M.I.S. – Per risolvere la situazione servirebbe l’aggancio di un secondo convoglio che raddoppierebbe i posti disponibili. Poiché l’attuale parco rotabile piemontese a trazione termica è insufficiente, evidenziamo che da gennaio si potrebbe reperire quello risparmiato sulla linea Ivrea – Aosta, sospesa al traffico per tre anni per l’elettrificazione, noleggiandolo dalla Regione Valle d’Aosta. Siamo convinti che con pochi accorgimenti si potrebbe migliorare di molto il servizio: aumentando il numero di corse, istituendole anche nei prefestivi e festivi, creando una sorta di metropolitana tra Asti e Alba; migliorando l’integrazione tra ferro e gomma; eliminando i rallentamenti ancora presenti; utilizzando doppie composizioni di Minuetti per le corse più frequentate. Come sempre siamo disponibili alla collaborazione per migliorare la qualità del servizio a beneficio di tutti».

(Foto Ago)

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