La Provincia di Asti, guidata dal presidente Paolo Lanfranco, ha fatto uno straordinario scatto in avanti rispetto ai tempi del Recovery Fund mostrando, questa mattina in una conferenza stampa, il progetto del nuovo PalaProvincia che andrà a costruire in corso Palestro. L’Ente provinciale, con un investimento da 3,5 milioni di euro, realizzerà una nuova palestra, con annessi servizi e parcheggio, nell’edificio che ospita i magazzini del Banco Alimentare e la sede della Protezione Civile.
Entrambi i sodalizi si sposteranno altrove, ma l’area diventerà un motore di rilancio di tutto il quartiere che sorge a poche centinaia di metri dall’ex piazza d’Armi.
Il progetto, che è a tutti gli effetti la prima grande opera finanziata dal Recovery Fund nell’Astigiano (la Provincia ha già incamerato i soldi necessari, ma l’ammontare del costo del primo lotto le sarà riconosciuto dalle ripartizioni dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è stato svelato dai professionisti chiamati a creare il progetto esecutivo. Si tratta dell’ing. Andrea Sodano e dell’arch. Alessandra Bonanni. Con loro anche il ricercatore e appassionato di storia locale Pippo Sacco che si è occupato di ricostruire le vicende legate al sito nel quale sorgerà il PalaProvincia: l’ex area SIS Cavallino Rosso.
Un brand molto famoso, nella metà del secolo scorso, per la produzione dell’Old Brandy “Cavallino Rosso” (versione piemontese del cognac francese). Non tutta l’area dismessa sarà rasa al suolo perché è intenzione preservare le parti storiche dell’edificio che saranno perfettamente integrate con la nuova struttura.
«La Provincia ha deciso di costruire qualcosa che servirà alla scuola, alla città e a tutto il territorio – spiega il presidente Paolo Lanfranco – Con quest’opera l’Ente esce dalla progettazione dell’emergenza, ad esempio negli interventi sulle strade o sulle frane, per progettare e programmare un intervento strategico che rispetta tutti i canoni previsti dal PNRR. La palestra sarà a servizio delle scuole, perché sappiamo le carenze che ci sono oggi in fatto di strutture sportive, ma sarà destinata anche alle associazioni e potrà ospitare eventi e manifestazioni».
Il primo lotto, che comprende il nucleo principale del PalaProvincia, la riqualificazione urbana, un bar, servizi alle associazioni e il parcheggio, sarà costruito tra il 2023 e il 2024 per essere pronto entro i termini del Recovery. Ma già si pensa a un secondo lotto per incrementare l’offerta dedicata tenuto conto che l’area del PalaProvincia è strategica in tutti i sensi: vicina alla ferrovia, a piazza d’Armi (dove il Comune intende costruire un nuovo palazzetto dello sport), ma soprattutto vicina all’ex Waya che, prima o poi, dovrà essere completamente riqualificata. E forse sarà proprio il progetto della Provincia a creare le condizioni necessarie affinché tutto il quartiere rinasca, come già avvenuto, molti anni fa, con l’ex Saffa nella zona ovest.