Il nuovo presidente dell'Unione dei comuni dellAlto Astigiano – che forse si allargherà per comprendere anche Albugnano – avrà il compito di proporre una gestione associata univoca delle funzioni fondamentali a servizio dei cittadini e delle imprese del territorio
Giorgio Musso, sindaco di Castelnuovo Don Bosco, è stato eletto presidente dellUnione dei comuni dellAlto Astigiano, ad oggi composta da Berzano S. Pietro, Buttigliera dAsti, Capriglio, Cerreto, Montafia, Mombello di Torino, Moransengo, Pino dAsti e Castelnuovo Don Bosco. Sembra molto probabile che rientri nellUnione anche il paese di Albugnano per cercare di organizzare insieme dei servizi più funzionali per la comunità e per mantenere quelli che già ci sono in modo più attuale. Al presidente Musso (in carica per i prossimi 14 mesi, fino alle elezioni comunali 2014) insieme ai sindaci dellUnione, spetterà il compito di proporre una gestione associata univoca delle funzioni fondamentali a servizio dei cittadini e delle imprese del territorio Nord Astigiano. Si tratterà di censire il personale dei comuni associati e di organizzare i nuovi uffici al servizio della comunità, adeguando anche lo statuto dellente.
Dal 2014 – secondo le scadenze di legge sono in previsione la formazione di un unico bilancio, un solo ufficio tributi e piano regolatore. La sfida, dunque, sembra essere quella di dare una struttura snella e flessibile al nuovo ente locale che ha come missione principale quella di garantire i servizi essenziali dei comuni associati, utilizzando, alla luce dellassenza assoluta di nuovi contributi di Stato e Regione, le sole tasse dei cittadini e delle imprese. Obiettivo importante è creare la cosiddetta governance di un territorio con opportunità più ampie, maggiori abitanti e imprese. Sul futuro dellUnione appare fondamentale la gestione del personale che dovrà essere valorizzato e qualificato il più possibile a livello professionale. La giunta dellUnione è ancora in fase di definizione e comunque tutti i primi cittadini dei comuni restanti nellUnione saranno coinvolti nei lavori di costruzione.
Ci proveremo tuttinsieme – commenta Giorgio Musso – sarà durissimo organizzare: senza soldi, con poco personale, con i campanilismi ancora emergenti e con una situazione generale di recessione economico-sociale. Ci impegneremo! Sperando anche che i giornali e i media possano contribuire nel cambio di mentalità necessario per una nuova impostazione della pubblica amministrazione locale.
Roberta Arias