Lo aveva promesso dalla sua pagina Facebook e lo ha mantenuto: la battaglia del consigliere comunale Alessandro Negro di "Canelli Viva" per salvare il Cinema Teatro Balbo è partita. Il
Lo aveva promesso dalla sua pagina Facebook e lo ha mantenuto: la battaglia del consigliere comunale Alessandro Negro di "Canelli Viva" per salvare il Cinema Teatro Balbo è partita. Il tempo di rientrare dalle festività natalizie e il consigliere Negro ha contattato la proprietà, la Grasso e Garello Engineering, per verificare la possibilità di riaprire una trattativa con il Comune per l'affitto del teatro.
L'Amministrazione comunale, per l'anno 2015, aveva infatti deciso di non rinnovare tramite l'associazione Arte&Tecnica, l'affitto della struttura in via dei Partigiani. Una decisione che aveva suscitato clamore e scontento tra le innumerevoli associazioni cittadine che si appoggiavano al Balbo per le proprie attività ed eventi, come la Banda Città di Canelli. «Abbiamo parlato direttamente con la proprietà, la Grasso e Garello? spiega Negro ? e questa si è dimostrata decisamente interessata a proseguire il rapporto con il Comune di Canelli, proponendo anche di ragionare ulteriormente sui costi oltre a prospettare importanti interventi di manutenzione come la sostituzione della caldaia».
Elemento questo che ridurrebbe ulteriormente i costi per l'affittuario. Perché proprio i costi per l'affitto della struttura, intorno ai 15 mila euro l'anno, sono stati causa della drastica decisione dell'amministrazione Gabusi, il quale prima delle feste aveva spiegato: «che a quelle condizioni economiche, il Comune non era più interessato». Per Alessandro Negro questa scelta è stata «non politica ma dettata dall'indifferenza». Impensabile per il consigliere di "Canelli Viva" che un Comune di 11 mila abitanti possa perdere un gioiello come il Balbo, un teatro da 400 posti unico in valle e secondo in provincia solo all'Alfieri di Asti in termini di capienza. «Mi riesce difficile credere che un Comune che spende 80 mila euro per dei vasi di ferro con delle viti e con un bilancio sugli 11 milioni di euro fatichi a reperire le risorse per l'affitto del teatro» conclude Negro.
Chiamato in causa, il primo cittadino Marco Gabusi rigetta le accuse e spiega con veemenza: «E' dall'inizio di dicembre che come amministrazione abbiamo intavolato una trattativa con la Grasso e Garello per ridurre i costi dell'affitto e assicurare alla città questo spazio culturale. Le nostre proposte, come quella di affittare a serata per un forfait di 10 mila euro, a suo tempo non sono state accolte. Chi pensa che al Comune non interessi il Balbo si sbaglia e se le condizioni sono cambiate, se la Grasso e Garello ha proposte nuove siamo ben lieti di ascoltarle». Si apre quindi uno spiraglio di speranza in città e per quei canellesi ormai abituati ad appuntamenti tradizionali.
Lucia Pignari