In occasione delle prossime elezioni amministrative l'Udc ha stretto un'alleanza con il "Nuovo CentroDestra" di Alfano e questa decisione ha finito per creare nella nostra città una
In occasione delle prossime elezioni amministrative l'Udc ha stretto un'alleanza con il "Nuovo CentroDestra" di Alfano e questa decisione ha finito per creare nella nostra città una sorta di ambivalenza. L'Udc governa in comune con il centrosinistra che appoggia la candidatura di Chiamparino, mentre in campagna elettorale la compagine di Casini si schiera contro Chiamparino a favore di Enrico Costa. Una sorta di "dualismo" conflittuale che però non pesa al candidato astigiano Giorgio Caracciolo, avvocato ed ex referente del Comitato contro la tangenziale, che sostiene di voler difendere la sua "centralità", posizione dalla quale non si è mai discostato.
«La mia non è una candidatura contro Chiamparino. In Comune continuerò a rivendicare il nostro appoggio alla linea del governo. Del resto prima di operare la scelta di candidarmi ne ho parlato al sindaco Brignolo. Gli ho chiesto se la mia candidatura al fianco del Nuovo CentroDestra gli avesse creato qualche problema e lui mi ha dato il via libera. Del resto queste politiche di piccolo cabotaggio sono ormai superate. Noi abbiamo in mente un progetto di più ampio respiro che va verso il PPE europeo, che supera ed è alternativo alle attuali politiche. Ci sentiamo alternativi al vecchio Partito della Libertà e a chi lancia continuamente strali contro tutti su Internet».
Ma se Chiamparino dovesse vincere quale sarà il suo atteggiamento?
Daremo la massima collaborazione ed appoggeremo tutti quei provvedimenti che in qualche modo si rifaranno al nostro programma. La nostra non sarà certo un'opposizione aprioristica.
Avete scelto come candidato alla presidenza regionale Enrico Costa, perché?
Perché è una persona seria ed ha acquisito sufficiente esperienza per individuare i problemi della Regione e per affrontarli nel modo dovuto.
Proviamo ad entrare nel vivo del vostro programma elettorale. Come affronterete l'annoso problema dei trasporti pubblici?
Non ci siamo ancora soffermati sulle singole questioni. Sappiamo della sofferenza dei pendolari che tutti i giorni percorrono la tratta ferroviaria Asti-Torino. A loro bisogna dare la giusta attenzione. Abbiamo il dovere di adottare delle misure che consentano di far fronte alle esigenze di quanti usano il treno tutti i giorni, tenendo conto della situazione economica in cui versa la Regione e il Paese intero.
Quali potrebbero essere queste misure in concreto?
Ne abbiamo parlato con Enrico Costa, ma ci siamo soffermati principalmente sulle problematiche di Cuneo e del Cuneese. Le questioni astigiane dobbiamo ancora affrontarle. In ogni caso i tagli non devono essere fatti sui servizi, bensì sulla burocrazia; è lì che interverremo in modo drastico, elimineremo le strutture inutili, ridurremo gli emolumenti.
Come pensate di rendere maggiormente efficiente la Sanità Piemontese?
Questo elefante burocratico ha bisogno di una revisione radicale e noi sentiamo la necessità di metterci mano in modo sostanziale. Questo per andare incontro e soddisfare la linea fondamentale del nostro partito che è l'attenzione per le famiglie, per le persone, in una parola per la vita. Faremo di tutto per garantire un buon servizio.
Ma in che modo lo farete?
Non si può ricorrere sempre alla struttura pubblica per qualsiasi cosa. Dobbiamo incentivare l'impiego dei medici di famiglia, che dovranno essere il primo e vero filtro per qualsiasi tipo di necessità.
Parliamo un po' del problema casa che ad Asti mi sembra abbastanza sentito. Avete una ricetta? Qual è?
E' un tema delicato ed importante. Da un recente censimento risulta che in città ci siano molti alloggi vuoti, sfitti. Noi dobbiamo cercare un punto di contatto tra privato con alloggio sfitto e chi ha bisogno di questo alloggio. Un elemento importante di cui bisognerà tenere conto è il "quoziente familiare" che consentirà una distribuzione più equa dei servizi. Istituiremo delle regole affinché le risorse vengano utilizzare e ripartite a seconda delle reali necessità delle famiglie. Altra cosa che si dovrà fare è rivedere la graduatoria di chi ha diritto alla casa popolare.
Ancora un tema scottante: il lavoro. Cosa farete per incentivare l'occupazione?
Bisogna agevolare le pratiche necessarie per avviare l'attività. In altre parole è necessario semplificare la vita agli imprenditori. Altra impellenza è quella di valutare eventuali politiche di defiscalizzazione.
Cosa potrebbe rendere appetibile la nostra città per un imprenditore?
La nostra città è appetibile per tutte quelle aziende che svolgono un'attività legata al territorio, legata al vino, agli alimenti, al turismo. E' appetibile alle aziende che sappiano valorizzare i nostri prodotti migliori.
Perché ha scelto di non iscriversi al partito?
Non ho ancora maturato l'idea di iscrivermi all'Udc. Del resto, per dare un contributo non è necessario essere iscritti, lo puoi dare anche come esterno. Comunque, se venissi eletto mi iscriverò.
Per concludere, come giudica le dimissioni di Dimitri Tasso da segretario provinciale?
Non voglio entrare nel merito. Se lo ha fatto è perché avrà avuto le sue ragioni. Noi gli abbiamo chiesto di ripensarci e di fare retromarcia, ma lui non ha voluto tornare sui suoi passi.