Cerca
Close this search box.
calo
Attualità
Civiltà contadina

Taglio del nastro al museo “Memorie di futuro”

Il sindaco di Calosso: «I paesi si spopolano, non si deve rinunciare alla socialità»
Lo spopolamento delle campagne è una piaga per i piccoli paesi rurali dove la chiusura degli esercizi commerciali e dell’artigianato è iniziata ben prima della pandemia. «Le campagne del Piemonte meridionale sono interessate da un preoccupato dibattito perché queste attività permettevano una vita autonoma alle comunità locali» spiega il sindaco Pier Francesco Migliardi. I calossesi, però, possono contare su una crescita economica spinta dalla produzione vitivinicola. 

«Quello che non vogliamo perdere è la socialità che caratterizza la civiltà contadina di cui botteghe e negozi erano centri propulsori – continua –  Per non dimenticare chi siamo, il Comune ha deciso di realizzare il “Museo memorie di futuro”, un autentico pozzo della memoria collettiva capace di fornire elementi e suggestioni per la costruzione del nostro futuro».

Nel museo, che verrà inaugurato sabato 22 marzo alle ore 17, troveranno posto filmati e fotografie su attività e momenti di vita del paese, dagli esercizi commerciali del passato (nel dopo-guerra più di cinquanta) ai caratteristi “crotin” protagonisti della Fiera del rapulè, l’evento più importante della programmazione cittadina. Il tutto sarà impreziosito dal racconto dei protagonisti.

Domenica 23 marzo, alle 12, ci sarà il Polentone Calossese e alle 17,30 la presentazione del libro di Antonio Silvestri “Montecassino 1943-1944”.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Scopri inoltre:

Edizione digitale