Non potranno iniziare prima dell’autunno i lavori sulla tangenziale est di Asti all’altezza del restringimento della carreggiata presente già da lungo tempo. Si tratta di interventi di competenza dell’Anas, che hanno scatenato una vivace querelle non solo tra gli utenti della strada, ma anche tra gli amministratori locali e regionali. Il sindaco Maurizio Rasero, anche in qualità di presidente della Provincia, aveva sollecitato l’Anas a riprendere i lavori per eliminare al più presto i disagi creati agli automobilisti.
Analogo appello era stato lanciato dall’assessore regionale Marco Gabusi: «L’Anas aveva questo progetto che, fa sapere, è stato ritardato per l’aumento dei costi dei materiali. Le opere si sarebbero dovute concludere da tempo, ora mi dicono che prevedono di realizzarle entro questa estate. Vigileremo affinché questo avvenga».
Ma questo non avverrà perché gli interventi su quel tratto di tangenziale (ufficialmente una strada provinciale) saranno due e il primo, come fa sapere l’Anas, si aprirà in autunno. Interventi, su due ponti vicini, di cui uno necessario per risolvere un “cedimento del piano viabile in corrispondenza dei giunti di dilatazione”. Il cantiere, aperto nel marzo del 2021, si è poi trascinato a lungo fino a essere interrotto per i costi delle materie prime.
Uno stop dei lavori che gli automobilisti hanno denunciato anche sui social, fino a segnalare la presenza di erbacce, alte mezzo metro, dove invece avrebbero dovuto lavorare gli operai. L’Anas non ha ancora precisato quanto dureranno i due interventi e se, terminato il primo cantiere, si andrà a restringere la carreggiata anche sulla corsia nord. La società, interpellata a riguardo, spiega che il restringimento è stato deciso al fine di alleggerire il traffico in modo che ci sia, per la larghezza della carreggiata, un peso minore da sostenere rispetto a quando transitano più mezzi paralleli, nello stesso istante, specie se si tratta di tir.