Dopo le ultime critiche contro l’autovelox sulla tangenziale di Asti, abbattuto da ignoti e ora riposizionato (ma non ancora funzionante), è la Provincia a intervenire nel dibattito e chiarire, una volta per tutte, come funzioni il sistema e i motivi che hanno convinto l’Ente alla sua installazione. Autovelox, sottolineano dagli uffici, autorizzato dal Prefetto «che ne verifica preventivamente la necessità per le esigenze di tutela della sicurezza delle persone e la conformità alla legge».
La Provincia ha proposto l’installazione basandosi su statistiche di traffico e di incidentalità del tratto. «Questi autovelox sono sono stati autorizzati da due Decreti Prefettizi del 2016 e del 2022 anche a seguito di numerosi incontri con le autorità competenti attraverso numerose “Conferenze di Servizi” – precisano dall’Ente – Purtroppo per le sue caratteristiche costruttive, (la strada ndr) non dispone di una corsia di emergenza, non permettendo nel caso di avaria del veicolo di mettere in sicurezza il conducente con rischio della sua incolumità. C’è poi la pericolosità, come evidenziato dall’assessore alla Sicurezza del Comune, Luigi Giacomini, circa l’attraversamento degli animali selvatici lungo la tratta poiché non disponendo di una rete di protezione, con l’eccessiva velocità dei veicoli, aumenterebbe ancor di più il rischio incidentalità».
«La SS231 nell’ultimo quinquennio, e oltre, – ricorda il presidente della Provincia Maurizio Rasero – è stata purtroppo teatro di numerosi incidenti stradali con feriti e anche morti, non ultimo, lo scorso mese, con l’uscita di carreggiata di un autoarticolato a ridosso della postazione autovelox in direzione Alba che fortunatamente non ha coinvolto alcun ulteriore veicolo. Nella notte del 7 febbraio, sempre in quel tratto, c’è stato ulteriore tamponamento con feriti».
Ma è la consigliera provinciale Anna Macchia a fornire numeri preoccupanti: «Nella tratta interessata, negli ultimi 7 anni, ci sono stati circa 124 incidenti, almeno 3 con esito mortale di cui uno proprio nei pressi dell’installazione del rilevatore di velocità in direzione da Alba verso Casale. Altri 40 hanno provocato feriti».
La tolleranza sulle multe
Precisazioni anche per il limite di velocità, posto a 90 Km/h, stabilito dall’Anas che è proprietario dell’infrastruttura. Limite non innalzabile, per le caratteristiche costruttive. «Per legge, – proseguono dalla Provincia – al valore della velocità del veicolo rilevata dall’autovelox, viene applicata una riduzione del 5% con un minimo di 5 Km/h. Quindi, è impossibile che in presenza di un limite di 90 km/h, come la tratta sulla SS231 dove sono posti i rilevatori, si sanzioni un veicolo transitante a 91 Km/h».
Tutte le postazioni di rilevamento, fisse e mobili, come previste dalla normativa sono presegnalate con apposita cartellonistica e devono essere ben visibili. L’amministrazione provinciale ha voluto installare un ulteriore cartello di presegnalazione, più di quanto previsto. «Quindi, il loro utilizzo, non comporta alcun tipo di “agguato”» chiosano dall’Ente rispondendo, in maniera indiretta, anche agli esponenti della Lega che avevano affermato il contrario. «La normativa – aggiungono dagli uffici – prevede che i proventi derivanti dalle sanzioni di eccesso di velocità, introitati dalla Provincia al netto delle spese di gestione, siano destinati al miglioramento della sicurezza stradale attraverso interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali».
Qualche giorno fa gli amministratori, insieme al comandante della polizia provinciale Silvio Nargi, hanno effettuato un sopralluogo dove si trovano gli autovelox in via di ripristino «per decidere tutte le soluzioni possibili circa la loro riattivazione con attenzione anche alle critiche, ma sempre tenendo conto della pericolosità della tratta in cui il limite di velocità di 90 Km/h è del tutto conforme e accettabile».
Tutto questo tenuto conto delle infrazioni rilevate nei 6 mesi di attivazione del sistema con veicoli che hanno raggiunto anche ai 190 Km/h di giorno e le oltre 100 patenti delle quali è stata chiesta la sospensione in Prefettura.
[foto Billi]
Una risposta
Quelli che vanno a certe velocità sono delinquenti e null’altro. Andrebbero messi dentro per qualche mese e via la patente a vita…. se fossimo in una nazione civile e seria