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Tappa ad Asti per la ciclista non vedente in tandem

Giusi Parisi, in compagnia di Chiara Ozino, protagonista di un viaggio partito da Reggio Calabria lo scorso 25 aprile con lo scopo di sensibilizzare sul binomio sport e inclusione

È stata Asti la 34esima tappa de “L’Italia in tandem…alla cieca”, viaggio partito da Reggio Calabria lo scorso 25 aprile con lo scopo di sensibilizzare sul binomio sport e inclusione, la cui conclusione si è svolta ieri a Milano.
Mercoledì scorso, in piazza San Secondo, ad accogliere Giusi Parisi (una delle fondatrici non vedenti del progetto con il patrocinio di FIAB) e Chiara Ozino, accompagnate da ciclisti astigiani panathleti e da ciclisti del gruppo Cassa di Risparmio di Asti guidati da Mauro Gandolfo e da Giovanni Turello, c’erano il sindaco Maurizio Rasero, il vicesindaco Stefania Morra, il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, il Prefetto Claudio Ventrice, la delegata Coni Lavinia Saracco e il Soroptimist Club Asti, sostenitore del principio di parità. «La nostra – ha commentato Giusi Parisi – è una caratteristica, come i capelli lunghi o gli occhi chiari». «La dimostrazione – ha aggiunto Chiara Ozino – è che se uno vuole può superare quei limiti e quelle barriere che, prima di essere fisici, sono mentali».
Le due atlete hanno poi rivolto un appello. «Visto che il turismo in bicicletta è in crescita, perché non progettare ciclabili con accessi più comodi, tenendo conto che potrebbero essere percorse anche da tandem?». Tra le socie Soroptimist presenti, la presidente Maria Gabriella Saracco: «Un grande esempio da sostenere – ha sottolineato – perché strumento di inclusione e turismo sostenibile. Iniziativa che ha avuto successo grazie anche alla sinergia tra associazioni, enti e istituzioni».

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