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Tassa sui passi carrai, 80 sindaci chiedono che intervenga la Provincia
Attualità

Tassa sui passi carrai, 80 sindaci
chiedono che intervenga la Provincia

Sono stati un’ottantina fra sindaci, assessori o consiglieri a raccogliere l’invito della Coldiretti a tutti i Comuni astigiani per partecipare ad un incontro con un importante punto all’ordine

Sono stati un’ottantina fra sindaci, assessori o consiglieri a raccogliere l’invito della Coldiretti a tutti i Comuni astigiani per partecipare ad un incontro con un importante punto all’ordine del giorno: l’introduzione della Cosap (tassa passi carrai). La Cosap, dopo essere rimasta per anni silente, a marzo e giugno è stata riportata di attualità dal Commissario straordinario della Provincia di Asti che ne ha disposto l’applicazione con originaria scadenza al 31 ottobre poi posticipata al 16 dicembre. «Il problema principale -ha sottolineato il direttore di Coldiretti Antonio Ciotta – è che la nostra realtà agricola è molto frammentata e la Cosap non può trovare applicazione. Come si può far pagare la Cosap su piccoli appezzamenti di terreno che rendono meno reddito della tassa stessa? Questa è un’imposizione che sottrarrà al nostro territorio oltre 1 milione di euro senza che la Provincia abbia previsto la destinazione degli introiti in progetti straordinari, ma probabilmente solo per coprire i costi ordinari».

Alla riunione erano presenti i Comuni più grandi, dal capoluogo a Nizza, da Canelli a San Damiano, Costigliole, Moncalvo, Villanova e Castelnuovo Don Bosco. I tanti sindaci dei piccoli comuni, poi, hanno rappresentato anche il problema della chiarezza sull’applicazione della tassa, visto che molti cittadini chiedono informazioni e vogliono sapere se devono pagarla oppure no ma non sempre è facile rispondere, visto che le casistiche sono tante e difficili da interpretare. Nessuno dei sindaci presenti ha difeso la Cosap e, dopo una serie di interventi in cui si è parlato di situazione esasperante, alla fine è emersa una propost acondivisa che ha portato alla redazione di una delibera comunale da inviare alla Provincia di Asti in cui i sindaci chiederanno di soprassedere nelle autodichiarazioni dei cittadini e di procere, a totale carico della Provincia (e non delle amministrazioni locali) alla mappatura dei passi carrai.

Insomma, se la Provincia vuole incassare la tassa, faccia un censimento comprensivo di tutti i passi e iscriva a ruolo tutti i soggetti o le società interessate all’applicazione della Cosap per le strade provinciali. E dopo, ma solo dopo, vengano chiesti i pagamenti ai cittadini. Durante la serata è stato dato mandato alla Coldiretti di approfondire la situazione della Provincia di Biella dove il commissario straordinario che ora sta reggendo l’ente ha fatto esattamente l’opposto, ovvero ha deciso di abolire la Cosap Passi Carrai perchè i costi per la riscossione sono stati maggiori della tassa stessa. Come ha sintetizzato il presidente Coldiretti di Asti Cabiale: «I sindaci sono preoccupati di iniziare una “guerra” per nulla».

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