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A teatro una lezione contro le discriminazioni
Attualità

A teatro una lezione contro le discriminazioni

Utilizzare il teatro come momento di riflessione per contrastare ogni discriminazione, facendo in modo che i ragazzi riflettano sulle conseguenze di comportamenti che possono portare a conseguenze

Utilizzare il teatro come momento di riflessione per contrastare ogni discriminazione, facendo in modo che i ragazzi riflettano sulle conseguenze di comportamenti che possono portare a conseguenze anche gravi sui coetanei che ne sono vittime. E' questo l'obiettivo di due progetti recentemente conclusi, presentati giovedì, nell'aula magna dell'istituto superiore "Giobert".

A parlarne, oltre alla dirigente scolastica Patrizia Ferrero e alla docente Cristina Gavazza, l'assessore comunale all'Istruzione Marta Parodi, la presidente del Consiglio comunale Maria Ferlisi, che è anche componente della Commissione comunale pari opportunità, e Maria Grazia Sonego, membro della Commissione regionale Pari opportunità. Al loro fianco alcune responsabili della Compagnia3001 di Torino, che si occupa di teatro e realizza progetti nelle scuole. A loro, in particolare, è toccato illustrare del progetto "Dire, fare e non discriminare", svolto con numerosi studenti piemontesi, e, nello specifico, con alcune classi della scuola media "Brofferio – Martiri della Libertà".

«Il progetto, finanziato dalla Regione attraverso il Fondo sociale europeo – ha spiegato l'attrice Margherita Casalino – ci ha visti proporre agli allievi sei brevi spettacoli teatrali, ognuno dei quali incentrato su uno dei sei livelli di discriminazione identificati dall'Unione europea: genere, etnia, orientamento sessuale, religione e convinzioni personali, età, disabilità. Più precisamente, con gli alunni astigiani abbiamo lavorato sui temi del genere e dell'orientamento sessuale. Dopodiché siamo tornati dopo tre settimane per realizzare un cortometraggio in cui abbiamo "catturato" gli interventi, le impressioni e le riflessioni dei ragazzi sui temi trattati. Infine, metteremo in scena, speriamo su tutto il territorio piemontese, uno spettacolo teatrale conclusivo sul tema realizzato da attori professionisti».

Ma il tema delle discriminazioni, come accennato all'inizio, è stato anche trattato all'istituto "Giobert". In questo caso, infatti, la scuola ha partecipato con tre classi al progetto "Move Up", anche in questo caso promosso dalla Regione grazie al Fondo sociale europeo. «Abbiamo scelto tre classi seconde – ha affermato la dirigente scolastica, Patrizia Ferrero – non a caso, ma perché avevamo percepito che ciascuna di esse presentava qualche piccolo problema, per la presenza di comportamenti critici o di atteggiamenti non corretti nei confronti delle ragazze. Così abbiamo pensato di intervenire non con la solita "predica", ma sfruttando le potenzialità di un progetto come questo per verificare se riusciva a fare emergere i problemi e rendere maggiormente consapevoli i ragazzi dei loro comportamenti».

«Nello specifico – ha raccontato la docente Cristina Gavazza – i ragazzi hanno lavorato sui temi della discriminzione nei confronti dell'origine etnica, delle tendenze sessuali manifestate e del cyberbullismo, fenomeno diffuso e quanto mai pericoloso perché difficile da riconoscere, e quindi anche da contrastare per chi ne risulta vittima. I ragazzi hanno quindi rielaborato le tematiche affrontate attraverso semplici animazioni teatrali di cui sono stati attori protagonisti».

Elisa Ferrando

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