Il teleriscaldamento rientra nei piani industriali dell’Asp sin dal 2002, ma solo sotto l’amministrazione Brignolo ha avuto un’accelerazione culminata con una dura presa di pozione di molti cittadini contrari al progetto
Per un progetto che tramonta, un altro torna alla ribalta delle cronache dopo un ricorso al TAR. Il teleriscaldamento all’ospedale Massaia torna a far parlare di sé a distanza di tre mesi dalla comunicazione del sindaco Rasero, indirizzata ad Asp, AEC e Asl AT, nella quale «dava per conclusa la vicenda» mettendo un no, si pensava definitivo, al discusso insediamento. L’AEC, la società proponente che conta al suo interno una piccola quota di Asp, ha impugnato quella comunicazione perché, questa l’ipotesi, non avrebbe di fatto cancellato le delibere di Giunta e del Consiglio comunale volte, invece, a realizzarlo.
Il teleriscaldamento rientra nei piani industriali dell’Asp sin dal 2002, ma solo sotto l’amministrazione Brignolo ha avuto un’accelerazione culminata con una dura presa di pozione di molti cittadini contrari al progetto. Con le elezioni in vista, l’ex sindaco aveva deciso di demandare la decisione finale al suo successore, decisione presa da Rasero con una lettera del 4 luglio scorso. Il ricorso al TAR, contro quella lettera, potrebbe essere più un atto dovuto che la volontà di AEC di aprire un fronte di scontro con la nuova amministrazione, contraria alla centrale nel sito ospedaliero, ma non così preclusa ad aprire un dialogo per eventuali alternative.
r.s.