Con 40 milioni di euro di investimento, 30 km di rete sotto la città, un bacino dutenza di 25.000 abitanti (per 500 stabili), il teleriscaldamento sarà operativo a ottobre 2016. Sono stati
Con 40 milioni di euro di investimento, 30 km di rete sotto la città, un bacino dutenza di 25.000 abitanti (per 500 stabili), il teleriscaldamento sarà operativo a ottobre 2016. Sono stati presentati ieri mattina, in Comune, i dettagli del progetto tecnico e lassetto della società realizzatrice dellopera che vede Asp, ASTA Spa (Gruppo Gavio) e Iren Energia Spa (gestore del teleriscaldamento di Torino) prossimi a costituirsi nella Asti Energia e Calore. Presenti il sindaco Fabrizio Brignolo, il presidente e lamministratore delegato dellAsp, Paolo Bagnadentro e Paolo Golzio, il presidente di Iren Spa Francesco Profumo e il presidente di ASTA Spa Georges Mikhael. «Oggi diamo corso ad un progetto auspicato a lungo che conduce lAsp in una nuova attività, quella dellenergia, portando ad Asti un investimento da 40 milioni di euro – ha commentato Brignolo – Si tratta di soldi che daranno ossigeno alle imprese astigiane mentre il teleriscaldamento porterà un vantaggio ambientale, un risparmio per chi si allaccerà al servizio e anticipa un processo di accorpamento delle ex municipalizzate secondo lindirizzo del Governo Renzi».
I dettagli sono stati spiegati dal presidente di Iren Profumo il quale ha evidenziato alcuni aspetti ritenuti fondamentali. «Daremo un servizio di alta qualità ed economicamente positivo ai cittadini e creeremo sinergie sul territorio affinché il teleriscaldamento sia un promotore di sviluppo locale». Profumo ha spiegato che le tecnologie impiegate nella costruzione della rete saranno allavanguardia e che Iren ha inoltre intrapreso con la nostra città «un percorso di approfondimento che potrà condurre a sviluppare, insieme, altri progetti in materia di innovazione ed efficaciamento energetico, inclusa lilluminazione pubblica a led». I tecnici hanno stimato che, a pieno regime, il teleriscaldamento di Asti consentirà un risparmio energetico di 8.000 TEP con mancate emissioni in atmosfera pari a 5.000 tonnellate di CO2 allanno.
Partner strategico per la realizzazione della rete è la società ASTA il cui presidente, Georges Mikhael, ha dichiarato: «Da oltre 10 anni, ASTA, in qualità di maggior socio privato di Asp, opera nel Comune di Asti nellambito della fornitura di pubblici servizi e nel rispetto delleconomia locale e della promozione del territorio. ASTA, insieme agli altri soci, è attenta e pronta a sviluppare tutte quelle iniziative energetiche a sostegno del territorio». Il 28% di Asti Energia e Calore potrebbe passare ad un 4° socio definito con gara pubblica ma, se così non avvenisse, ASTA e Iren sono pronte a prendere anche le quote restanti. «In un momento di crisi come questo è importante che Asp esplori nuovi settori e non solo quelli di cui siamo leader – commenta Paolo Bagnadentro – Oggi segnamo un cambio di passo dellazienda che ricordo dà lavoro, direttamente o indirettamente, ad un migliaio di persone».
La centrale a metano, che farà risparmiare alle utente da 5 al 10% sui costi delle bollette, sarà costruita su un terreno non distante dallospedale Massaia che dovrebbe diventare uno dei principali clienti della società (corrispondente a 500.000 metri cubi dei 3.000.000 stimati per lutenza servita su Asti). Per lAsp il teleriscaldamento rappresenterà una duplice occasione: da un lato sarà partner operativo, dallaltro proporrà agli utenti di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici interconnessi alla rete con il rifacimento del cappotto termico, dei serramenti e linstallazione di pannelli fotovoltaici. Tutti interventi che saranno effettuati attraverso le competenze di Asp e delle aziende specializzate presenti sul territorio. E intenzione della società aprire i cantieri nel 2015 mentre si stima che il servizio, dato in concessione per 30 anni, potrà essere a pieno regime non prima del 2017.
Riccardo Santagati