Non si placano i toni e le critiche, da parte del Movimento 5 Stelle di Asti, sul progetto di teleriscaldamento che si vorrebbe realizzare a ridosso dellospedale Massaia. Un progetto che non piace
Non si placano i toni e le critiche, da parte del Movimento 5 Stelle di Asti, sul progetto di teleriscaldamento che si vorrebbe realizzare a ridosso dellospedale Massaia. Un progetto che non piace ai Cinque Stelle sia perché prevede la costruzione della centrale a ridosso del nosocomio, ma anche perché considerato, dai pentastellati, un progetto obsoleto e insostenibile. Lultima polemica nasce, però, non tanto da questioni tecniche, ma da una riunione «riservata e informale – scrivono i Cinque Stelle – tenutasi lunedì 7 marzo nella sala giunta del municipio, tra rappresentanti di Comune, Provincia, Arpa, Asl AT e AEC».
«Ci è stato riferito che, nel corso dellincontro, i rappresentanti di AEC (la società che intende realizzare il teleriscaldamento ndr) avrebbero presentato e illustrato documentazione integrativa sul progetto, chiedendo agli intervenuti un parere sulla stessa, che sarebbe circolato anche un elenco di opere per lefficientamento energetico dellospedale di Asti, del valore superiore a un milione di euro, e che AEC avrebbe manifestato la propria disponibilità a farsene carico, sotto laspetto economico ed esecutivo – raccontano i consiglieri comunali Davide Giargia e Marcella Serpa – Siamo determinati a fare piena luce sullultimo passaggio, seppur presunto, di un percorso, quello del progetto teleriscaldamento, che desta non poche preoccupazioni e perplessità».
I due consiglieri hanno quindi presentato al sindaco Brignolo uninterpellanza in merito allincontro tenutosi il 7 marzo, per avere la documentazione integrativa che sarebbe stata fornita agli enti locali e per sapere chi fosse presente e a quale titolo. Ad inizio marzo era attesa una nuova riunione in conferenza dei servizi per analizzare le integrazioni del progetto da parte di AEC, riunione saltata allultimo momento e rinviata a data da destinarsi. Sullincontro del 7 marzo è arrivata, però, una breve nota dellAsp che, replicando ai consiglieri Cinque Stelle, precisa: «Si è trattato di un incontro tecnico, tuttaltro che segreto, consentito dalla procedura. Lo stesso è stato ospitato in Provincia e non in Municipio».
Riccardo Santagati