Dati elaborati dal Sole 24 Ore
Mentre Asti si appresta a vivere il suo mese più vivace e attrattivo per i turisti, esce la classifica generale dell’Indice del tempo libero elaborata dal quotidiano Sole 24 Ore come tappa di avvicinamento alla più completa classifica sulla Qualità della vita edizione 2019.
Una ricerca che tiene conto di diverse componenti, dalla densità turistica alla spesa negli spettacoli, dal numero di agriturismi alla diffusione di librerie, cinema, ristoranti e bar.
In linea generale, viene molto apprezzato l’italian lifestyle e i turisti ci riconoscono la capacità di vivere appieno il nostro tempo libero, sia in città che nei luoghi di vacanza di mare, montagna o campagna.
Asti a metà classifica generale
Come si posizione la provincia di Asti in questa classifica che la vede confrontarsi con gli altri 106 capoluoghi di provincia d’Italia? Nella classifica generale e riassuntiva, che vede svettare Rimini al primo posto, la nostra provincia si pone circa a metà classifica, al 51.mo posto. Restringendo il confronto al resto del Piemonte, meglio di noi sono Torino (22.mo posto), Vercelli (37.mo), Cuneo (46.mo), Alessandria (49.mo) mentre ci troviamo davanti al Vco (58.mo posto), a Novara (60.mo) e Biella (83.mo).
Tutti gli indici intermedi
Una posizione intermedia che riguarda anche una serie di indici parziali come la spesa pro capite per gli spettacoli (75.mo posto), la presenza di ristoranti e bar ogni 100 mila abitanti (60.mo posto), la spesa media in cinema e teatro (65.mo posto) e gli eventi sportivi ogni mille abitanti (59.mo posto).
Poi ci sono punte in cui la provincia di Asti può decisamente dire la sua in fatto di turismo e altri settori in cui scivola in fondo alla classifica.
Al sesto posto per la ricettività rurale
Cominciamo con le buone notizie.
La provincia di Asti è al sesto posto nella classifica sul connubio ricettività e natura, ovvero l’indice che calcola la presenza di agriturismi ogni mille chilometri quadrati. E qui la ricettività rurale sulla quale molto è stato fatto negli ultimi anni, dà i suoi frutti. Meglio di noi solo Bolzano, Siena, Livorno, Grosseto e Pisa. Peggio di noi, invece, tanto per fare un esempio, Firenze.
Densità di librerie
Altro indice parziale di cui andare fieri è quello che riguarda la presenza di librerie ogni 100 mila abitanti. Anche in questo caso possiamo vantare un gran bel 28.mo posto; in Piemonte, meglio di Asti, solo la provincia di Vercelli.
Siamo al 26.mo posto per numero di concerti ogni mille abitanti e al 41.mo per quanto riguarda mostre ed esposizioni, sempre calcolate ogni mille abitanti.
Si scivola sulla densità turistica
Lo scivolone di classifica, quasi in fondo, riguarda la densità turistica, ovvero la classifica che calcola le presenze di turisti per chilometro quadrato; qui la connotazione rurale della provincia la penalizza e la fa scendere al 91.mo posto. E guadagna appena dieci posizioni se si parla di permanenza media in strutture ricettive turistiche.
Maluccio anche per quanto riguarda la presenza di spettacoli cinematografici ogni mille abitanti (74.mo posto) e piéces teatrali (71mo posto).