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Crollato? "No, tagliato per evitare danni peggiori"
Attualità

Crollato? “No, tagliato per evitare danni peggiori”

È lo stesso proprietario del ballo a palchetto storico allestito in piazza San Secondo, Marco Vespa, a raccontare perché il tendone sia sceso

«Quando, lunedì sera, sono andato in piazza San Secondo e ho visto che il tendone del ballo a palchetto era ghiacciato e la neve mista a pioggia aveva creato una sacca d’acqua enorme e che il riscaldamento purtroppo non riusciva più a scioglierla, ho fatto la scelta, dolorissima, di tagliare in 3 punti precisi il tendone».

È lo stesso proprietario del ballo a palchetto storico allestito in piazza San Secondo, Marco Vespa, a raccontare perché il tendone sia sceso e presentasse strappi nella serata di lunedì. La neve come causa sì, ma non del taglio bensì della decisione del suo proprietario di evitare danni peggiori.

«Vi assicuro che avrei preferito una pugnalata al cuore, in quel momento, ma la decisione doveva essere presa sul momento. E stato un gesto di messa in sicurezza per non causare ulteriori danni al ballo stesso.» Una struttura storica, quel ballo, costruito nel 1919, certificato e collaudato annualmente in base alle norme vigenti che rimane attivo per la passione profusa dal suo proprietario.

«Per me prima che questa sia una fonte di guadagno è una passione, tramandata di padre in figlio, simbolo della cultura della nostra provincia e regione che ha rappresentato il divertimento dei nostri padri, nonni e bisnonni».

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