Avanti con il terzo tentativo di vendita della Casa di Riposo “Città di Asti” che tornerà all’asta il 6 giugno per 5.952.000 euro. I primi due tentativi erano andati deserti vista la richiesta presentata dai liquidatori: la prima di 9.300.000 euro e la seconda di 7.400.000. Adesso, per poco meno di 6 milioni, si attende di sapere se si farà avanti qualche soggetto interessato a rilevare la struttura (con l’attività socio-sanitaria accreditata con la Regione).

«Sono fiducioso che la vendita all’asta possa andare a buon fine anche perché Asti ha davvero bisogno di una casa di riposo in centro – commenta il vicepresidente della Regione Fabio Carosso – So che ci sono delle persone che hanno espresso interesse, quindi attendiamo di vedere come andrà l’asta».

La vicenda Imu non pagato

Dal recente passato dell’ex Ipab arriva l’altra questione su cui dovrà pronunciarsi la Corte di Cassazione. La querelle riguarda il caso dell’Imu che il Maina non aveva pagato al Comune, nonostante gli avvisi di accertamento ricevuti, per un valore di circa 100.000 euro annuali riferiti, in questo caso, al 2016. Altre analoghi avvisi di pagamento per gli anni successivi furono notificati, ma senza ottenere il pagamento in quanto, secondo i commissari straordinari, era una tassa non dovuta. La Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Asti aveva dato ragione, a settembre 2022, all’ex Ipab annullando il pagamento «per difetto di motivazione dell’avviso di accertamento».

Anche la Corte di secondo grado, a dicembre 2023, aveva respinto l’appello del Comune, dando ragione al Maina. Da qui la decisione dell’Ente comunale di ricorrere a un ultimo grado di giudizio, in Cassazione, per chiedere l’annullamento della seconda sentenza. Se il terzo grado di giudizio finisse in favore della Casa di Riposo anche le successive richieste dell’Imu potrebbero essere ritirate.