Ora è ufficiale: Marco Demaria, violoncellista e responsabile degli Enti Locali nella Segreteria provinciale di Azione Asti, è il quinto candidato a sindaco per le prossime elezioni comunali. Il via libera alla sua candidatura è arrivato anche dalla segreteria provinciale di Italia Viva che insieme ad Azione, Volt e Più Europa presenterà una sola lista, con i simboli dei quattro partiti, a sostegno di Demaria.
A confermare il nome del candidato di Azione è il segretario provinciale Fausto Fogliati: «Marco Demaria, che ha maturato con gradualità l’idea di questa candidatura, è il nome sul quale sono convenute le forze e gli intendimenti del gruppo che lo sostiene. La passione che ci mette è tantissima, ma questo perché si è avvicinato spontaneamente ad Azione, con il tesseramento on line. Marco rappresenta la nostra idea di avere una forza fresca, con una grande competenza e una visione complessiva di lungo periodo. Sarà capace di far convergere intorno a sé il consenso e le persone».
Fogliati preferisce non identificare l’esperimento politico tra Azione e Italia Viva come un “terzo polo”, ma piuttosto come «una terza area, aperta al dialogo costruttivo, senza grosse preclusioni». «Ci rivolgiamo anche a chi ha smesso di votare o a coloro – continua il segretario – che cercano davvero un’alternativa non essendo pienamente convinti delle ipotesi messe in campo fino ad oggi».
Ma c’è anche chi, dentro Azione, ha avuto da ridire sui metodi con cui si è arrivati a scegliere Demaria come candidato e che lamenta la mancanza di un confronto propedeutico alla nomina. Nulla contro il candidato a sindaco, ma il fatto di averlo appreso dagli organi di stampa ha provocato qualche malumore. «Quando non puoi criticare il merito, parli del metodo – replica con decisione Fogliati – Questa narrativa non è affatto corretta: c’è stato un esecutivo provinciale che mi ha dato il compito di affrontare la questione della candidatura e di portarla a termine. L’iter è stato condiviso con gli organi regionali, a cominciare dal segretario Susta che ha incontrato me e Angela Motta. Anche i passi successivi sono stati condivisi e nessuno mi ha telefonato per contestarmi alcunché. Poi c’è stata una fuga di notizie, – continua Fogliati – ma non posso certo scartavetrarmi a causa di questo».
Intanto il candidato Demaria ha già iniziato la sua attività di conoscenza degli stakeholder locali «in piena autonomia e senza diktat» precisa Fogliati che annuncia di non volersi candidare al Consiglio. Il “polo alternativo” ha avviato il confronto con le attività produttive, le associazioni, il commercio «che non è soltanto quello di corso Alfieri». Anche i candidati al Consiglio comunale potrebbero essere espressione di queste realtà, ma Demaria avrà il compito di includere nell’agenda politica i quartieri periferici e le frazioni.
«Scrivere l’elenco delle doglianze è una delle attività più semplici da fare, – conclude il segretario provinciale di Azione – ma poi bisogna dare rappresentanza e specificità a questi problemi. È necessario conoscere bene la realtà e formulare proposte di prospettive avendo ben chiaro che è impossibile risolvere tutti i problemi in un colpo solo». Come dire, il libro dei sogni sarà lasciato ad altri. Intanto Azione annuncia di voler presentare il candidato nel giro di qualche giorno e di essere in attesa della conferma dell’arrivo ad Asti di Carlo Calenda che dovrebbe incontrare Demaria entro la fine di marzo.