Scoprire insieme il proprio paese da angolature differenti: la formula di “Ti racconto Villafranca” è piaciuta e, promette il sindaco Anna Macchia, sarà riproposta in futuro.
“L’idea di mettere insieme momenti diversi, spaziando tra arte, storia e nuove attività del territorio è stata vincente – osserva il primo cittadino – L’esperimento di sabato scorso è riuscito: c’è l’interesse a conoscere meglio Villafranca, a partire dai suoi cittadini. Coltiveremo l’idea e le daremo forma, in futuro, con nuovi appuntamenti culturali, perché di questo paese c’è davvero tanto da scoprire”.
Una trentina i partecipanti alla partenza, davanti alla parrocchiale di Sant’Elena, che sono poi diventati cinquanta alla presentazione, in Sala Bordone, del libro “Io c’ero. Cinquantuno storia dal fascismo alla liberazione” con l’autrice Laura Nosenzo. Nella chiesa simbolo di Villafranca Ottavio Coffano, Maestro del Palio ad Asti, ha regalato un intenso viaggio sull’epoca barocca e sulla sua espressione artistica così perfettamente evidenziata nelle pitture, sculture e architetture di Sant’Elena.
L’ex chiesa di San Giovanni Evangelista raccontata da Delfina Noto, assessore alla Cultura, è stata la seconda tappa della passeggiata in centro storico, mentre il tutto esaurito nella Sala Bordone ha segnato la presentazione di “Io c’ero”: pubblico molto emozionato alla lettura di tre storie contenute nel volume, presenti i protagonisti (Annamaria e Franco Rolfo, Elena Berta con il sindaco di Cantarana Roberta Franco, Teresa Ebrille, mamma dell’autrice), calorosamente applauditi insieme all’attrice Ileana Spalla e alla scrittrice astigiana. “Siamo fieri – la sottolineatura di Anna Macchia nell’aprire l’incontro – che una storia non a tutti conosciuta di Villafranca sia entrata nel libro: il riconoscimento di ciò che, anche in questa zona, ha saputo mettere in campo la lotta partigiana”. Grazie alla Provincia, ha ricordato il consigliere Andrea Gamba, anche la Biblioteca Civica di Villafranca è stata dotata di una copia omaggio del libro (così è stato fatto anche con gli altri 117 centri dell’Astigiano) nella speranza che venga letto soprattutto dai giovani.
Nel pomeriggio la visita guidata alla Malteria Monferrato ha chiuso il programma di “Ti racconto Villafranca” proposto dal Comune (in evidenza la presenza femminile con il sindaco Anna Macchia, la vice Anna Rabino, l’assessore Delfina Noto) e dall’Ecomuseo del Basso Monferrato Astigiano. Partendo dal malto si è arrivati alla birra: l’esposizione di Vincenzo Monastra Varrica ha messo in luce un’esperienza nuova di coltivazione della terra e di trasformazione del prodotto che non tutti, in paese, conoscevano. Un racconto che ha destato curiosità e che ha avuto il pregio di far riflettere sull’evoluzione del settore agricolo locale dove, accanto alle coltivazioni tradizionali, spiccano nuovi proposte come lo zafferano, il malto e la canapa, indicate tra le eccellenze del territorio.
Nella foto: il gruppo alla partenza di “Ti racconto Villafranca”.