«Abbiamo iniziato in frazione San Carlo – racconta Marco Sforzi – e la risposta della gente è stata incredibile, consentendoci di raccogliere un migliaio di fotografie, che abbiamo digitalizzato e catalogato.» Siamo però alla prima fase del progetto, perché l’obiettivo è ancora più ambizioso: «Vogliamo estendere la raccolta di fotografie a tutto il paese ed alle frazioni – spiega Mirella Torta – in modo da creare una piattaforma digitale in cui poter inserire da ogni luogo nuove immagini, che potranno essere viste, stampate e scaricate, perché saranno inserite secondo criteri che facilitino ricerca e consultazione. Ognuna avrà una didascalia che la completerà, inserendola in un preciso contesto; c’è poi un altro obiettivo ancor più ambizioso, che è quello di registrare le voci, per conservare le narrazioni in modo vivo ed efficace.»
Per la prima proiezione pubblica si sono prenotate un centinaio di persone, divise in due gruppi, che hanno seguito con emozione e partecipazione lo scorrere delle immagini che sul grande schermo a parete si succedevano l’una dopo l’altra, commentate dalle parole tratte dalle pagine di Clotilde Santanera, che fu insegnante, scrittrice e pittrice molto legata Tigliole: a leggere i testi Mirella Torta, Enrica Nicolosi, Letizia Milone e Laura Beri. Atmosfere e vite familiari vissute fra gli Anni Trenta e gli Anni Cinquanta sono tornate alla memoria, rievocando i momenti della nascita, dei matrimoni, delle feste in cui si esibiva la banda del paese, oppure quando una ”fisa” ed un clarinetto bastavano a far ballare sull’aia coppie di ogni età.