Professionale, simpatico… Soprattutto bravo. Bravo e preparato. Questo in breve il ritratto di Giovanni Atzeni, fantino protagonista assoluto dellannata paliesca 2013. Tittìa, questo il suo
Professionale, simpatico… Soprattutto bravo. Bravo e preparato. Questo in breve il ritratto di Giovanni Atzeni, fantino protagonista assoluto dellannata paliesca 2013. Tittìa, questo il suo soprannome, ha lasciato unimpronta indelebile su entrambi Palii senesi. Li ha marchiati a fuoco con due formidabili prestazioni, trionfando a luglio con la giubba dellOca e ad agosto con i colori dellOnda.
Giovanni, ce la fai in poche parole a raccontarmi il tuo 2013? Sarà dura, mi sa…
«Ci provo, dai. Ho realizzato un sogno che cullavo fin da quando ero ragazzo. Non sono vecchio, ho soltanto 28 anni, e ho già raggiunto un risultato notevole. Nella storia del Palio di Siena non sono molti i fantini due volte vittoriosi nel corso della stessa annata. Arrivare in alto non è stato facile, ho lavorato sodo. E non ti nego che la fortuna ha avuto un certo peso nella mia carriera».
Partiamo. Luglio, Provenzano, Oca…
«Palio duro, molto pesante. Tante le rivalità in pista. Anche il sottoscritto doveva stare con le orecchie dritte. Cera Gingillo con la Torre, non era facile. Montavo Guess, un mezzosangue che avevo in scuderia da tre anni. Lo conoscevo a menadito, sapevo ciò che poteva darmi. E stata comunque una battaglia durissima».
Agosto, Assunta, Onda…
«Tante contrade aperte, non ho avuto fretta. Ho scelto il cavallo che mi garbava. Non mi sono sbagliato. Volavo su Morosita Prima. La concorrenza anche lì non scherzava, al canapo vi erano quattro o cinque fantini con le stesse possibilità, sullo stesso livello».
Una prova di forza impressionante la tua… «Per prevalere dovevo metterci qualcosa in più. E andata alla grande».
Mi sa che a luglio 2014 a Siena la prima scelta spetterà a te…
«Beh, diciamo che al di là dei risultati ottenuti ho sempre mantenuto ottimi rapporti nelle contrade in cui sono stato. Un aspetto questo da non trascurare. A luglio 2014 ciò che ho fatto questanno peserà».
Lasciamo Siena e spostiamoci a Legnano. Puoi già anticiparci qualcosa?
«Dopo sei anni a San Magno la contrada aveva bisogno di nuovi stimoli. E ha preferito percorrere altre strade. Nel 2013 mi sono spostato a San Bernardino e nel prossimo Palio resterò lì. Ho trovato una dirigenza che mi apprezza e mi vuole bene»
Eccoci ad Asti. Un Palio vinto a Santa Caterina nel 2003, un altro a San Secondo nel 2007. Da tre anni sei a Nizza…
«Si, con Verri mi trovo bene. Si è creato un buon rapporto. Questanno ho conquistato laccesso alla finale, ma più in su del quarto posto non potevo proprio andare. La Torretta aveva un cavallo formidabile, il più forte del lotto, ed ha vinto con merito. Ho tentato di giocarmela con San Secondo e la Cattedrale, ma più di tanto la cavalla non poteva fare».
Vorrà dire che ritenterai la sorte per Nizza il prossimo anno. Hai già definito con Verri?
«No, al momento no. Non abbiamo ancora concluso un accordo per il 2014. Ci parleremo più avanti».
Esiste quindi la possibilità che tu possa trasferirti altrove?
«Non posso escluderla. Sarei un bugiardo se sostenessi che nessuno mi ha contattato. Ma nel contempo anche una prosecuzione del mio rapporto con Nizza non è da scartare. Linverno porterà consiglio».
La pista di Asti è davvero così difficile come molti tuoi colleghi sostengono?
«Facile non è di certo, ma neppure impossibile. Per fare il fantino servono preparazione, allenamenti e professionalità… In questo modo anche quando ci si trova di fronte alle difficoltà è più facile superarle».
Quando scegli una contrada, un Borgo o un Comune dove andare a correre, quali aspetti tieni in considerazione? Lingaggio è di certo una componente importante, ma poi su che cosa ti basi per decidere?
«Non scelgo istintivamente. Ragiono. Cerco di conoscere meglio le persone con le quali dovrò confrontarmi. Avere fretta e sbagliare le valutazioni è facilissimo. Si rischia poi di lavorare male per un anno intero».
Ora sei a riposo. Dove esordirai nel 2014?
«La prima corsa di una certa caratura che disputerò sarà Fucecchio. Ma non disdegnerò di partecipare ad alcuni appuntamenti in provincia».
Personaggio tosto Atzeni. Inquadrato, severo verso se stesso, rigido. Bissare il 2013 gli tornerà difficile, ma certamente la sua impronta su qualche Palio la lascerà. Garantito.
Massimo Elia